TUA TERAMO: TRA VOLTI PIÙ O MENO NOTI,
NEL DEPOSITO PI
Ù VARIEGATO DELL'AZIENDA REGIONALE ABRUZZESE
Testo e fotografie a cura di Nomen
- Articolo del 29.06.2018 -

Iniziamo con una tipologia di macchine abbastanza diffusa nel Nord Italia ma decisamente rara a queste latitudini: TUA ha ereditato da ARPA una piccola pattuglia di Setra 412UL, per un totale di nove vetture immatricolate nella serie 746-754 e consegnate nel 2008 in livrea bianca, al posto del tradizionale grigio metallizzato che caratterizza i mezzi extraurbani abruzzesi. La serie è rappresentata dalla matricola 751 appena partita per Atri; queste macchine sono presenti soltanto presso il deposito teramano.

 

 

Sempre nel 2008 giunge in Abruzzo un gruppo di cinque Setra 415GT, immatricolato nella miniserie 1210-1214; tali mezzi, al pari dei “fratellini” sopra descritti, hanno una scarsa visibilità essendo assegnati tutti tra Teramo e L'Aquila. Nell'immagine è ritratta la matricola 1214 in servizio sulla linea Giulianova-Roma e ritratta nel piazzale della stazione ferroviaria giuliese; piuttosto particolare l'impiego di un mezzo non HD su una tratta autostradale da quasi 2 ore...

 

 

Un modello abbastanza presente sulle tratte interregionali gestite da TUA è certamente l'Irisbus New Domino; l'elegante turistico si è ritagliato un certo spazio nel parco dell'azienda abruzzese essendo stato acquistato in nove esemplari (matricole 1236-1241 e 1243-1245) a cui si aggiungono ulteriori due macchine ereditate dall'azienda peligna Paoli Bus (immatricolate come 2021-2022). A rappresentare questo gruppo di macchine ci pensa la matricola 1245, nata nel 2012 e impegnata sulla tratta Teramo-L'Aquila via Val Vomano.

 

 

E' stato a lungo il simbolo dei mezzi in servizio sulle tratte interregionali svolte da ARPA, che tuttavia non ha ancora abbandonato essendo ancora impiegato su alcune corse autostradali L'Aquila-Roma: il classico Irisbus Domino 2001 è presente nel parco dell'azienda abruzzese in ben 36 macchine, tre delle quali ereditate dalla già citata Paoli Bus e lievemente differenti nell'allestimento. Con il passare del tempo queste macchine sono state spostate sulle normali linee interurbane; è il caso della matricola 1163 ritratta a Teramo in Piazza Garibaldi, probabilmente in arrivo da Isola del Gran Sasso.

 

 

Un'altra tipologia di mezzi abbastanza diffusa in Abruzzo è il classico De Simon Intercity, che nel parco dell'ARPA era presente quasi esclusivamente nella versione IL-4 da 12 metri; si tratta di 22 macchine (matricole 1088-1093 e 1116-1130) consegnate tra il 2000 e il 2001 e ben sparse in tutti i depositi dell'azienda (ad eccezione de L'Aquila). Nella foto possiamo vedere la matricola 1123 appena arrivata in Piazza S.Francesco a Teramo e diretta a Bisenti, piccolo comune di 1.918 abitanti al confine con la provincia di Pescara.

 

 

Li abbiamo già incontrati in passato ma vale la pena citare nuovamente gli Irisbus Crossway 10 di TUA; si tratta di ben 25 macchine immatricolate nella serie 786-810 e consegnate nel 2010. Questi piccolini sono presenti soprattutto tra L'Aquila e Avezzano; Teramo si vede assegnata la sottoserie 805-808 qui rappresentata dalla matricola 806 in attesa di partire per Torricella Sicura. Mentre guardiamo la livrea, decisamente anonima in quanto priva dell'elegante doppia fascia ARPA, ci chiediamo il senso dell'adesivo verde che campeggia dietro la porta anteriore...

 

 

Sostanzialmente quello che per il Lazio è l'Euroclass del Cotral, per l'Abruzzo è il Crossway 12 dell'ARPA: nel 2011 venne infatti acquistata, in totale autofinanziamento, una serie di 65 macchine (immatricolate come 821-885) dall'allestimento decisamente economico per sostituire gran parte dei Fiat 370.12.25 Cameri dei primi anni '80. In virtù di questo, si tratta di macchine facilmente avvistabili in tutti i depositi regionali e impiegate su ogni genere di servizio; dalla tratta suburbana (come nel caso della nostra 848 diretta a San Niccolò a Tordino) alla linea interregionale per Roma...

 

 

Nel 2012 l'invasione di Crossway ha solo subito una tregua, in quanto nel 2013 sono giunti un ulteriore esemplare decametrico (matricola 921) e due dodecametrici (922-923), inizialmente destinati alla Grecia ma fermatisi in Italia insieme ad una “pattuglia” di Citelis (924-929). Queste “mosche bianche” nel vero senso della parola, che risultano essere gli ultimissimi autobus acquistati dall'azienda regionale, sono assegnati proprio a Teramo dove si camuffano abbastanza bene tra i molti Crossway grigi. In foto la matricola 922 in servizio sulla tratta per Montorio al Vomano.

 

 

Sono ormai presenti ovunque gli Iveco Crossway di TUA, acquistati nel 2016 e consegnati nella particolare livrea in verde metallizzato (che in ARPA caratterizzava le vetture alimentate a metano) che sembrerebbe essere diventata la nuova livrea unica per l'azienda regionale. Per quanto riguarda le macchine dodecametriche si tratta di ben 23 macchine, immatricolate nella serie 930-952 e tuttora impiegate su ogni genere di servizio, anche in virtù del loro allestimento “PRO” che li rende adatti anche a brevi percorrenze autostradali. Nella foto la matricola 949, unica vettura assegnata all'impianto giuliese, in attesa di partire di prima mattina per Pescara.

 

 

Insieme ai già descritto Crossway 12 sono approdati in TUA anche 13 vetture decametriche, immatricolate a seguire nella serie 953-965, vestite anch'esse con la sgargiante e curiosa livrea verde, che vanno a dare manforte ai “cugini” Irisbus già presenti sulle linee di montagna a scarso traffico. In rappresentanza di questa piccola serie di macchine la matricola 963 appena arrivata a Teramo da Guazzano e ritratta nella centralissima Piazza Garibaldi.

 

 

Dai più giovani al più vecchio! Con la dipartita ufficiale dell'ultimo Fiat 570.12.20 1^ serie (matricola 401) del 1981, tocca al Fiat 370.12.25 Cameri n.584 il ruolo di macchina più anziana in servizio per TUA. Il nostro appartiene alla serie originale 582-625 del 1983, di cui a distanza di 35 anni sono ancora sopravvissute cinque macchine in servizio (584, 587, 607, 617 e 623) pronte ad essere sostituite; di queste ben tre sono assegnate all'impianto teramano. La 584, che come detto ha tagliato il traguardo dei 35 anni, svolge ancora servizio senza troppi problemi sulle corse scolastiche; nelle tre fotografie la vediamo in servizio il 26 maggio scorso sulla linea Teramo-Bellante, paesotto quest'ultimo di 7.076 abitanti posto a 354 metri di altitudine.

 

 

Sono anche loro dei 370, sebbene “a modo loro”: nel parco mezzi TUA campeggiano ben 44 esemplari di Iveco 370SE.9.27 Poker III, tutt'ora presenti ed impiegati in massa sulle tratte di montagna grazie alla loro proverbiale tenuta di strada e affidabilità. L'intera fornitura più suddividersi in tre sottoserie consegnate a breve distanza l'una dall'altra. Il primo lotto di vetture, immatricolato nella serie 1045-1057 e vestito nell'affascinante azzurro ministeriale, è rappresentato dalla matricola 1053 in attesa di partire da Teramo per Prati di Tivo, piccola località sciistica sul versante teramano del Gran Sasso d'Italia.

 

 

Nel 2001 approda un ulteriore gruppo di Pokerini, immatricolato nella serie 1064-1073 e caratterizzato dall'inedita livrea bianco-blu, replicata solo sul successivo gruppo di macchine omologhe e sugli Euroclass HD consegnati insieme a dette macchine. Vi sono anche differenze minori tra le due serie, come la diversa selleria, la presenza del display a LED e l'assenza dei finestrini apribili. Per rappresentare questa serie abbiamo scelto la matricola 1070 in partenza da Teramo per Valle Castellana.

   

Arriviamo dunque all'ultimo gruppo di 370... nel vero senso della parola. Questo lotto, immatricolato nella serie 1094-1115, risulta effettivamente essere l'ultimo gruppo di vetture su telaio 370 prodotto, con la 1115 che di fatto chiude un'era iniziata circa 25 anni prima. Rispetto alla serie precedente viene cambiata esclusivamente la selleria, mentre restano invariate livrea e dotazioni. A rappresentare il lotto ci pensa la matricola 1106 in attesa di partire per Castelli, piccolo borgo di 1.112 abitanti noto al mondo per la locale produzione di maioliche.

   

Un ringraziamento va all'amico Marco Grosso, per tutte le “dritte” e le informazioni date.