UN TURBOCITY DA SALVARE
Racconto in prima persona ed immagini di Alessandro Zambon - Pubblicato il 27 giugno 2021

Era novembre, il 24 novembre 2017, un venerdì.
Avevo sbrigato una commissione a Castellanza e stavo rientrando a Gallarate, dove vivo. Fermo al primo semaforo che si incontra dopo la rotonda percorrendo viale Don Minzoni, intravvedevo in distanza un luogo a me ben noto: il piazzale della concessionaria Iveco Orecchia, società presso la quale avevo trascorso 4 anni di lavoro, il mio primo lavoro, dal 2000 al 2004.

All'epoca la concessionaria era della famiglia Caprotti, il nome era Iperbus. L'insegna luminosa Iperbus c'è ancora, ogni volta che ci passo davanti in auto lancio uno sguardo al piazzale di fronte alla concessionaria: lì sostano bus in attesa di lavorazione in officina o in attesa del ritiro da parte del cliente a lavorazione terminata oppure ancora i bus nuovi di fabbrica in attesa di essere consegnati al cliente finale.

Tornando al 24 novembre 2017... Nonostante la lontananza, un profilo arancione e familiare attirò la mia attenzione. "Un Effeuno... caspita, un Effeuno!" pensai, e mi diressi verso la concessionaria. Man mano che mi avvicinavo l'insieme mi si rivelava nei suoi particolari: l'assenza del fungo aeratore sul tetto mi chiarì non trattarsi di un Effeuno, ma di un Turbocity, un "piccolo" 10 m a cui erano già state rimosse le targhe.

Venni presto a conoscenza di ulteriori informazioni su quell'autobus. Era arrivato in concessionaria mercoledì 22 novembre, proveniente dal deposito di Voghera della S.A.P.O. Immatricolato il 27 giugno 1991, era stato sostituito in ottemperanza alla legge regionale che impone alle società di trasporto di avere autobus con meno di 26 anni di età per poter svolgere servizio pubblico. Era stato quindi ritirato in permuta per un nuovo Iveco Crossway LE arancione a 3 porte.

Era tenuto molto bene nonostante l'età: S.A.P.O. aveva sempre rimessato l'autobus matricola 210 al coperto e negli ultimi tempi l'aveva utilizzato soltanto per i rinforzi scolastici, escludendolo dai servizi urbani di linea.

Di solito, autobus con quell'anzianità vengono venduti a paesi dell'Est Europa o direttamente ai demolitori, che ne ricavano il ferro. La sorte di quel Turbocity poteva essere diversa? Sabato 25 novembre alle 14,12, fatto ricorso alle mie "conoscenze" di coloro con cui avevo lavorato prima di entrare in Trenitalia, ho chiesto via messaggio se il bus era già stato venduto; venti minuti dopo Maria Pia della segreteria commerciale mi rispondeva (pur essendo sabato!) che a lei risultava non ancora venduto.

Lunedì 27 novembre mi confermò la notizia e mi comunicò il prezzo deciso dal venditore che aveva ritirato l'usato.
All'entusiasmo seguì un periodo denso di contatti per raccogliere un altro genere di informazioni: alcuni amici avevano preservato altri bus storici, io stesso avevo acquistato 2 autovetture storiche di 30 anni... quindi avevo un pochino di esperienza con le auto storiche... non con gli autobus però!

Innazitutto pensai ad uno spazio chiuso ove stazionarlo: era impensabile posteggiarlo ai bordi di una strada o di uno spiazzo perché sarebbe stato grafittato e vandalizzato in men che non si dica! Un capannone sarebbe stato l'ideale, ma i costi di affitto si rivelarono altissimi. Poi, sempre con l'aiuto di amici, soprattutto di Bruno che aveva salvato un 418 Portesi di Monza, mi consigliò un club a cui poterlo iscrivere, per poi avere anche un tetto sopra: STORICBUS.

Una delle sedi operative del club, la più vicina a me, era quella vicino a Ovada. Dopo aver finito la pratica di acquisto nel gennaio del 2018, ho concordato con gli amici ex colleghi di Iveco Orecchia la consegna del bus presso la sede operativa Storicbus di Ovada. Durante il viaggio ero molto emozionato... dallo specchietto retrovisore della mia autovettura vedevo l'autista Giovanni, sempre un mio ex collega Iperbus, che guidava con la targa prova il MIO bus!

Era il 18 gennaio 2018 e finalmente, con le sue ruote, il 480.10.21/105 Iveco Turbocity-U arrivò a Ovada, luogo della sua attuale dimora... non prima di essersi fermato ben 3 volte per far gasolio!!!

Ora la strada di storicizzazione e reimmatricolazione va avanti con il prezioso aiuto degli amici di STORICBUS.
Ho colto l'occasione di qualche debole nevicata a marzo 2018 per provarlo su una stradina privata (perché stargato) con la neve. Poi ho applicato il logo ZAMBON BUS, come sui miei modellini di bus.

 

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE
(ARTICOLI E NOTIZIE)

 

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE DI TPLITALIA.IT