SUI LESSINI TRA GLI AUTOBUS DI ATV VERONA
Testo e fotografie a cura di Tiziano Vio
- Articolo del 25.03.2023 -

Nel panorama delle principali realtà del TPL veneto, dal punto di vista dell'appassionato ATV Verona merita sicuramente un posto di rilievo: il parco mezzi presenta infatti una notevole varietà, e nonostante la recente opera di rinnovamento al suo interno sono ancora presenti alcune vetture particolarmente interessanti (per esempio, alcuni Autodromo Busotto SL ed un paio di Iveco 370 SE Dalla Via).

A differenza di altri centri dotati di questa medesima caratteristica (uno su tutti, Treviso), però, Verona non si trova nel mezzo di un’infinita ed omogenea “zuppa di città”: è sufficiente percorrere pochi chilometri verso nord affinché il susseguirsi degli agglomerati urbani e dei capannoni si interrompa, per lasciare spazio alle propaggini dei monti Lessini.


Sono infatti numerose le linee del servizio extraurbano scaligero che, partendo dal centro della città, dopo un più o meno breve tratto in pianura cominciano ad inerpicarsi per salite e tornanti, inoltrandosi man mano per i paesi e per l’ambiente della Lessinia, sino ad arrivare a quote anche superiori ai 1000 m s.l.m.

Facendo leva su questa specificità, abbiamo provato a cogliere l’occasione per documentare un ambiente trasportistico differente dalle usuali atmosfere urbane; un ambiente “alternativo” che è forse anche in grado di farci immaginare maggiormente il soggetto dell’immagine come mezzo di trasporto, evitando la tentazione di racchiuderlo nel pur rilevante binomio modello / matricola

   

Tutte le foto del nostro breve reportage sono state scattate nei dintorni di Fosse, piccolo centro con la rilevante particolarità di essere l’origine di ben 4 linee (104, 105, 107, 113), le quali vanno a costituire quasi l’interezza del servizio autobus della Lessinia occidentale.

Il nostro primo scatto è dedicato ad un mezzo poco comune, sia in ambito ATV (3 esemplari) che a livello nazionale: si tratta infatti di un Dalla Via Tiziano realizzato non su meccanica Irisbus 397.12.35, bensì sulla più corta 397.10.31.

Il nostro Dalla Via, immerso nel biancore opaco della neve e delle nuvole, è in servizio su una corsa della linea 104 diretta a Santa Maria di Negrar, alle porte di Verona.

   

In un’atmosfera caratterizzata dal continuo alternarsi di sole e nubi, un moderno Iveco Crossway inverte la marcia alla rotonda del paese per andare a prendere servizio: si tratta della vettura 2139, il “10 metri” di ATV con la numerazione più alta.

La linea 105, così come la 104, ha corse che compiono percorsi differenti tra loro: la 2139 correrà così quasi parallela alla valle dell’Adige (ma molti metri più in alto!) fino al paese di Mazzurega, quando con una serie di tornanti scenderà a Fumane e San Pietro in Cariano, in Valpolicella.

   

Nel suo ultimo tratto prima di Fosse, la strada proveniente da Sant’Anna d’Alfaedo corre in discesa, con la località di Vaona e le montagne coperte dalle nuvole a fare da sfondo.

Perfettamente intonata all’ambiente invernale, giunge con la corsa delle 12 da Verona la 2805, uno dei 4 Tiziano su 397.12 di ATV consegnato in livrea bianca anziché nell’elegante livrea aziendale blu - grigia.

   

La corsa successiva è invece svolta da uno dei nuovi Crossway a metano, la 2371.

Anche se formalmente i sostituti di molte “vecchie glorie” interurbane di ATV (in primis, i leggendari 370S.12.30 Dalla Via) sarebbero stati i MAN Lion’s City LE Ü giunti nel biennio 2018/2019, sorge l’impressione che in realtà i loro eredi vadano ricercati proprio tra questi recenti arrivi…

Le due immagini precedenti sembrano raccontare altrimenti, ma in realtà le linee che gravitano su Fosse sono uno dei principali bacini di impiego dei 25 “10 metri” in forza ad ATV: ecco quindi che tutte le foto successive ritrarranno dei mezzi corti.

La linea 113, a differenza delle altre, parte da Verona percorrendo la Valpantena, anziché la Valpolicella: il suo percorso si confonde dunque con quello delle corse dirette alle più note località di Boscochiesanuova ed Erbezzo, fino a quando non comincia la stretta salita che conduce a Ceredo e Fosse.

Sull’unica corsa giornaliera di rientro incontriamo il De Simon IN3 2125: lo fotografiamo all’entrata del paese, mentre il sole riappare ad illuminare la neve sul pendio retrostante.

Come abbiamo già accennato, la linea 105 ha più percorsi differenti. Uno di essi, dopo alcuni tortuosi saliscendi per le colline della Valpolicella, prevede la risalita della valle di Fumane, passando per la località di Molina, nota per le sue scenografiche cascate.

E’ proprio su questa corsa che facciamo un incontro inusuale: al posto della vettura 10m che ci saremmo aspettati, quello che ci compare davanti è il piccolo autobus di matricola 2013, l’unico Cacciamali TCI 9.70 tuttora presente nel parco ATV.

   

Sulla corsa via Mazzurega - Cavalo è invece in servizio un più comune Irisbus Crossway 10.

Nel tratto finale comune della 105, da Breonio a Fosse, il paesaggio è contraddistinto dall’emergere della lunghissima dorsale del Monte Baldo, che si staglia dall’altro versante della valle dell’Adige. La si riesce ad intravedere, in piena luce ma frammentata tra le nuvole, nella prima foto dell’articolo

   

Nel pomeriggio, l’unica linea che è ancora attiva nel suo intero percorso fino al capolinea di Fosse è la 104.

Fotografiamo l’Iveco Crossway 10 2138 mentre impegna la rotonda dinanzi alla chiesa, subito prima di iniziare la sua corsa per Verona. Sullo sfondo, in un cielo temporaneamente sgombro dalla nuvolaglia, si staglia un bel profilo montano, con a sinistra la cima del Corno Mozzo.

   

Il mezzo con cui concludiamo il nostro piccolo reportage è simile, ma allo stesso tempo molto diverso, da quello con il quale lo abbiamo incominciato: si tratta sempre di un Dalla Via Tiziano da 10m, ma questa volta in blu ministeriale, e su meccanica Iveco 380.10.35.

Abbiamo la possibilità di immortalare la 2115 due volte:

- la prima sulla corsa di salita, mentre sta per raggiungere il paese;

- la seconda, all’inizio della lunga discesa verso la città, in un’atmosfera ormai pienamente crepuscolare.

 

   
Dedico un ringraziamento conclusivo ad AZ, che mi ha accompagnato in questa inusuale uscita.