STP BRINDISI, L'ULTIMO "POLLICINO"
Testo e fotografie a cura di Michele Florio
- Articolo del 16.05.2021 -

Sono trascorsi 32 anni da quando il primo esemplare dell’allora innovativo minibus urbano “Pollicino” entrò in servizio presso la STP di Brindisi  (un mezzo realizzato dall’azienda modenese “Carrozzeria Autodromo” sul finire degli anni 80 partendo, secondo le versioni, dalla base meccanica del Fiat Ducato o dell’Iveco TurboDaily). A tutt’oggi, ma già da alcuni anni, dell’intera flotta di 13 esemplari ne rimane solo un unico superstite ancora impiegato sulle strade della città adriatica. L’imperterrito “Pollicino” è la matricola aziendale H 04, un modello TH13 acquisito nel lontano 1997 per il servizio di trasporto scolastico in favore di minori diversamente abili per cui era attrezzato, ma oggi utilizzato, con l’ingresso in seguito di nuovi mezzi atti allo scopo, per servizi secondari tra cui quello di navetta per la Zona Industriale o come scorta nell’originario compito.

Tornado indietro nel tempo il primo “Pollicino” ad essere preso in carico nel lontanissimo 1989 fu la matricola M 03, un 35P in versione 2 porte realizzato all’epoca sulla base meccanica del Fiat Ducato Nello stesso anno seguirono, dopo alcuni mesi di attesa, altri 6 35P che ottennero le matricole da M 07 a M 12 a cui si aggiunsero 2 TH11 con matricole H 01 e H 02 destinati però al servizio per diversamente abili.

L’arrivo di questi 7 innovativi minibus urbani (che dovevano essere i primi di una lunga serie ma che rimasero tali), doveva rappresentare per la STP Brindisi l’inizio di una vera e propria rivoluzione del servizio di trasporto urbano della città, puntando quasi esclusivamente su mezzi più piccoli che avrebbero garantito sensibili economie di esercizio e di manutenzione rispetto  ai mezzi fino a quel momento impiegati (allora circolavano autobus urbani Menarini 201 1/2 NU/LU, Fiat 418.10, Fiat 470.12, Bredabus 2001.10). La realtà fu invece ben presto diversa rispetto alle aspirazioni aziendali. I minibus furono coerentemente impiegati fin da subito su varie linee urbane anche su quelle ad alta densità di utenza ma l’insoddisfazione di quest’ultima ai nuovi mezzi non si fece attendere. Tra le cause i pochi posti a sedere e la scomodità del mezzo che ricordiamo non aveva un origine pura da minibus ma derivava dalla conversione se pur ottima di un veicolo industriale. A questo si aggiunse quello del personale viaggiante abituato ai comodi cambi automatici rispetto a quelli manuali dei “Pollicino” Una serie di motivi che spinsero la STP Brindisi a fermare dopo poco tempo dall’inizio la “Rivoluzione dei Pollicino” nel capoluogo e a dirottare una buona parte dei  35P sul trasporto pubblico dei Comuni di Ostuni (2 mezzi), Francavilla Fontana (2 mezzi) e Ceglie Messapica (1 mezzo) dove finalmente svolsero un intenso e proficuo servizio (in particolare nella Città Bianca durante il periodo estivo) fino all’arrivo sul finire degli anni 90 di nuovi mezzi (medio urbani BMB 230 MU ad Ostuni e minibus Cacciamali TCC635LL a Francavilla Fontana). Quanto accaduto non blocco però definitivamente l’acquisto di ulteriori “Pollicino” e nel 1997 la STP Brindisi prese in carico di 2 nuovi TH13 questa volta su base meccanica TurboDaily che assunsero le matricole aziendali H 03 e H 04 e che affiancarono nel loro lavoro i primi 2 TH11 del 1989. Negli anni 2000 infine furono acquisiti sul mercato dell’usato 2 ulteriori TH11 su meccanica Fiat Ducato datati 1989 che presero le matricole H 06 e H 07. Da sottolineare che tutti i TH11/13 operarono esclusivamente a Brindisi e per un piccolo periodo sperimentale nei primi anni 90 in doppia con i Menarini 201/2LU (che erano privi di pedana per diversamente abili) sulla Linea urbana a lunga percorrenza 4. Con l’ultima acquisizione la flotta di “Pollicino” raggiunse un totale definitivo di 13 esemplari di cui 7 35P, 4 TH11 e 2 TH13. Nel frattempo, con l’arrivo di nuovi medio urbani e minibus anche nei TPL della Provincia, alcuni 35P in surplus rientrarono nel capoluogo venendo impiegati prima regolarmente e poi saltuariamente sulle linee secondarie 10/Contrada Montenegro, Zona Industriale, Circolare Centro e per un brevissimo periodo sulla sperimentale Circolare Notturna. Inoltre vennero invece utilizzate proficuamente nell’ambito di servizi navetta in occasione di eventi pubblici. L’usura dei mezzi e del tempo porto nel 2014 all’operatività della sola M 10 a cui si affiancavano però tutti e 6 i TH11/13 che solo con l’ingresso in servizio dei nuovi minibus specializzati Renault Master (2007) e Citroen Jumper (2015) iniziarono a conoscere anch’essi la graduale dismissione non ancora ultimata. Infatti l’ultimo superstite è la già citata H 04 che appartiene a questo gruppo di “Pollicini” speciali e che dovrebbe essere radiata nel 2022 al compimento di 25 anni di onorato servizio. Con la sua prossima uscita di scena si chiuderà un ciclo: i “Pollicino” furono acquisiti con lo scopo di rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico a Brindisi, ma l’impresa risultò fatale per il pur innovativo minibus emiliano chiedendogli più di quanto potevano fare.