FDG GARGANO: UN PRIMO SGUARDO POSTUMO ALL'ULTIMA
"CONCESSA" PUGLIESE CHE CI MANCA

Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Riprendiamo il nostro viaggio postumo tra le “concesse ed ex concesse” ferroviarie pugliesi analizzando l’ultimo caso che ci manca: FdG Ferrovie del Gargano, ricordando che le immagini risalgono a fine Aprile inizio Maggio 2014.

Prima di iniziare il semplice viaggio fotografico ricordiamo in due righe la storia delle Ferrovie del Gargano: con tale nome originariamente si intendeva una ferrovia attivata il 27 Ottobre 1931 sul percorso San Severo – Peschici, linea originariamente progettata sin dal 1925 sebbene a scartamento ridotto ed a vapore e successivamente “ammodernata” in fase di progetto grazie anche alla positiva e nuova esperienza della Corrente Continua sulla vicina Benevento – Foggia di FS Ferrovie dello Stato. Il tempo scorre e dopo esser diventata nel secondo dopoguerra uno dei principali vettori nel trasporto a lunga percorrenza su gomma, FdG intraprende un processo di ammodernamento tipico delle concesse ed ex concesse pugliesi. Tale processo di espansione si concretizza nel sempre più elevato numero di treni svolti direttamente su Rete FS prima ed RFI poi sin da tempi non sospetti e ben prima che si iniziasse a parlare di “separazione tra impresa e rete”. Ulteriore tassello nella storia moderna di FdG riguarda la riapertura della linea Foggia – Lucera dal 14 Luglio 2009, linea dismessa da FS nel 1967 ed ora importante esempio di riqualificazione di infrastruttura ferroviaria. Prosegue ancora in questo periodo l’ammodernamento della linea sociale “storica” grazie alla importante attivazione della variante di Apricena, già in funzione da tempo nel tratto tra San Severo ed Apricena e di prossima attivazione nel tratto successivo con la nota galleria di Monte Tratturale.

Ma proviamo a fare una passeggiata in una ferrovia che seppur di piccole dimensioni davvero da del filo da torcere a tutti, senza mai rimanere indietro!

Tutte le fotografie sono dei giorni 1 e 2 Maggio 2014.

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Foto 001: tra il 1981 ed il Gennaio 1982 i due noti costruttori ovvero il TIBB di Milano e le OMS Officine Meccaniche della Stanga di Padova fornirono ad FdG 6 elettromotrici di nuova generazione note come Gruppo ALe 80 o note commercialmente da parte dei costruttori come modello EL374 il quale funse come piattaforma di lancio per la famiglia E 126 di Firema Trasporti. Al momento della nostra visita a fine Aprile 2014 l’elettromotrice ALe 080 002 era impegnata in una revisione presso il deposito di San Severo, operazione che dovrebbe averla portata in una condizione assai simile alla elettromotrice ALe 080 004 di cui segue immagine.

Foto 002: ....ed infatti ecco come si presenta l’elettromotrice ALe 080 004 colta in sosta a San Nicandro Garganico dato che proprio durante il nostro passaggio l’esercizio ferroviario sulla linea era limitato alla tratta in partenza da questa stazione e diretta sino a Peschici, rimanendo isolata la linea dal Deposito di San Severo e dalla stessa Rete RFI. Nella seconda parte del messaggio avremo modo invece di documentare la condizione originale nella quale vennero consegnate tali elettromotrici, spesso ritenute uniche nel loro genere dimenticando la E 507 della FBN Ferrovia Benevento – Cancello, ora in EAV Napoli. L’elettromotrice ha subito il rifacimento della fanaleria, l’installazione del condizionamento e delle porte di accesso, senza dimenticare ovviamente la livrea ereditata dagli Stadler ETR 330.

Foto 003: nella parte retrostante del deposito FdG di San Severo, incontriamo lo scheletro di una elettromotrice appartenente alla stessa serie delle precedenti, potrebbe trattarsi di una macchina in attesa di lavorazione oppure semplicemente fermata ed accantonata durante il processo, ad esempio viene data per accantonata l’elettromotrice ALe 080 003 ma non abbiamo certezza del fatto che si tratti proprio di tale matricola, tuttavia è anche abbastanza curioso che la cassa venga tenuta all’aperto quasi proprio come se la lavorazione fosse stata interrotta. Bisogna inoltre ricordare che la fisionomia di tali elettromotrici è stata utilizzata anche per la ricostruzione di 3 convogli binati ALe 200 realizzati dalla ricostruzione delle anziane elettromotrici E 100 originariamente realizzate per la FCU Centrale Umbra.

Foto 004 e 005: le Ferrovie del Gargano dovrebbero essere le uniche nel nostro paese ad avere in dotazione gli elettrotreni Stadler FLIRT dotati di 3 sole casse e pertanto classificati come ETR 330. Per tale famiglia tra il 2008 ed il 2010 l’azienda della Capitanata ricevette 4 convogli (ordinati nel Maggio 2007) immatricolati nella serie ETR 330 001/004 da utilizzarsi principalmente per il nuovo servizio della linea Foggia – Lucera, riattivata nel Luglio 2009. Possiamo osservare il convoglio 001 (in Italia già dall’Ottobre 2008) colto in sosta presso il nuovo deposito di Foggia mentre durante l’esercizio e presso la Stazione di Lucera possiamo dare una sbirciatina agli interni del convoglio.

Foto 006: nel Gennaio 2014 iniziano le consegne invece di ulteriori 3 treni ETR 330 classificati nella serie 101/103, addirittura al momento della nostra visita il 102 era giunto da poco meno di un mese, il treno 101 stava effettuando servizio sulla Foggia – Lucera in promiscuo con i treni serie 001/003 mentre il 103 sarebbe giunto in Terra Daunia solo nel Giugno successivo. Il treno 102 è ritratto sui binari presenti presso il Deposito di Foggia, probabilmente ben poco utilizzato essendo giunto da un mese appena. Tali treni vengono utilizzati ora non solo sulla linea di Lucera ma anche sulla tratta RFI tra San Severo e Foggia ed infine sulla nuova variante per Apricena. Tuttavia pare che sia allo studio una valutazione per l’eventuale ordinazione di convogli Stadler a 2 casse, probabilmente classificabili come ETR 320.

Foto 007: nell’anno 2003 le FdG acquistarono un rotabile curioso, si trattava infatti della locomotiva V 100 ex DB Germania, avente una Tara di 63 tonnellate, una lunghezza di 11,2m e delle ruote aventi un diametro di 950mm. Questi e altri dati sono esposti curiosamente sulla fiancata del veicolo, il quale presenta una livrea completamente estranea rispetto alla linea aziendale non mostrando nemmeno un minimo di logo aziendale. Tale macchina in passato era una vera e propria locomotiva della famiglia V 100 ed in seguito dovrebbe esser stata ceduta ad OBB Austria prima di giungere in Italia nel nuovo secolo. In sostanza è come se un Caimano venisse ceduto all’estero e poi immatricolato semplicemente come E 656 senza numero di matricola progressivo originale.

Foto 008 e 009: le FdG conservano un rotabile abbastanza curioso, trattandosi di una ricostruzione integrale: nel 1930/31 le OMI Reggiane e la CGE realizzarono 4 locomotori L11/L14. Alla fine degli anni Settanta si decise di ricostruirli ed ammodernarli e l'incarico venne affidato alle OMS Officine Meccaniche della Stanga di Padova, le quali solitamente erano intente maggiormente a costruire automotrici ed elettromotrici piuttosto che locomotori. I 4 locomotori ammodernati rientrarono in servizio tra il Settembre 1980 e l’Aprile 983 con una cassa completamente nuova. Non ebbero particolare fortuna e non vennero particolarmente impegnati tanto che da qualche anno ormai sono stati fermati, basti guardare il banco guida per capire che di moderno vi era solo la cassa!. Si presta per l’occasione il locomotore L80-02, si tratta di un rotabile capace di 600 kW, una velocità massima di 80km/h e una lunghezza di 13,1m per una massa in servizio di 44 Tonnellate. Da ricordare che ancora intorno all’anno 2006 tale locomotore risultava essere attivo e di scorta.

Foto 010 e 011: uno dei revamping più interessanti che abbiamo mai osservato: nel 1995 ben 7 elettromotrici OMS Stanga-TIBB vennero cedute dalla FCU Ferrovia Centrale Umbra alle FdG Ferrovie del Gargano, di queste alcune vennero ricostruite come vedremo nella seconda parte del'articolo mentre altre saranno accantonate ed altre ancora profondamente ristrutturate: è il caso della E 106 nata nel 1957 e realizzata dai due costruttori per la MUA (che non è la ferrovia dei Minions per intenderci...) ovvero FCU confluita ora in UM Umbria Mobilità. Tale elettromotrice è stata pesantemente ricostruita e presenta la particolarità di avere un banco guida leggermente più moderno rispetto al locomotore precedentemente descritto. Purtroppo ad Aprile 2014 l’elettromotrice era ferma in attesa di certificazioni.

Foto 012: nel 1930 le OFM Officine Ferroviarie Meridionali realizzarono numerose carrozze per l’attivazione della linea garganica, avvenuta nel 1931. Una serie di 4 vetture venne realizzata come gruppo 301/304 ed alcune di tali vetture sono state completamente ricostruite negli anni Ottanta del secolo scorso, con tanto di livrea univoca e similare a quella delle elettromotrici serie ALe 80. Possiamo osservare la “carrozzetta” 304 in buone condizioni sebbene sostanzialmente non più utilizzata per il servizio passeggeri. Sino all’anno 2006 è interessante registrare che tale vettura era probabilmente ancora utilizzata come scorta e riserva delle elettromotrici ex ALe 100 ex Umbria, ovviamente in accoppiata con il locomotore L 80-02.

Proseguiamo il nostro viaggio con il materiale più recente.... passano gli anni e....

Tutte le fotografie sono dei giorni 1 e 2 Maggio 2014.

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Foto 013: prima di analizzare il materiale più recente o revampizzato, rivolgiamo la nostra attenzione verso un’elettromotrice che si spera possa esser preservata poiché parte importante per l’azienda: è noto infatti che l’esercizio è iniziato temporaneamente a vapore, indi è stata attivata l’elettrificazione con i locomotori L11/L14 (gli odierni L80 01/04 ricostruiti) mentre abbastanza in sordina nel 1934 fecero il loro esordio le due elettromotrici A51 ed A52 realizzate da Savigliano e dalle Officine Meridionali di Napoli nel 1934. La prima venne demolita negli anni settanta del secolo scorso, la seconda è stata preservata anche se ben poco utilizzata visto che le condizioni estetiche sono buone anche se non sono più tuttavia quelle intorno al primo lustro del nostro secolo...

Foto 014 e 015: finalmente possiamo osservare due elettromotrici ALe 80 rimaste più o meno nelle condizioni originali: la 005 e la 006 in sosta a San Severo. Alla fine degli anni settanta infatti l’accoppiata TIBB ed OMS Stanga (nel frattempo confluita in Firema Trasporti) realizza 12 elettromotrici EL 374 ovvero la cosiddetta “terza generazione delle stanga tibb”. La metà del gruppo andrà alle garagniche come ALe 80, le restanti a FT Bari, FCU Perugia ed FBN Benevento. Tali elettromotrici presentavano un frontale innovativo, si noti in particolare il diverso tipo di porte, originali per la 006 e di nuovo tipo per la 005, lo stesso tipo adottato nel revamping di alcune unità gemelle che hanno anche ricevuto la nuova livrea sociale simile a quella dei treni Stadler Flirt ETR 330.

Foto 016: facciamo un ulteriore passo in avanti: a sinistra l’elettromotrice ALe 080 004 è stata completamente revisionata e rinnovata con nuove porte, condizionamento, nuova fanaleria e nuova livrea, già documentata nella prima parte dell'articolo. A destra invece possiamo osservare uno dei 3 nuovi treni binati nati dalla ricostruzione di elettromotrici e rimorchiate originali ex E 100 acquistate usate dalla FCU Perugia. In particolare tali binati ALe + Le 200 001/003 sono nati dalla trasformazione delle elettromotrici E 101-102-103-104 e dalle rimorchiate R 211 ed R 212 tutte ex Umbria. Da notare sulla fiancata le porte rototraslanti ad espulsione, abbastanza poco diffuse in particolare nelle concesse ed ex concesse del nostro paese.

Foto 017 e 018: come abbiamo visto FdG ha in dotazione 7 elettrotreni ETR 330. La prima serie consegnata tra il 2008 ed il 2010 prevede la classificazione 001/004 e talvolta si trova erroneamente scritto “in rete” che il solo 004 risulta essere a 4 casse, tali treni sono fondamentalmente nati per il servizio sulla riaperta linea Foggia – Lucera, mentre la successiva serie 101/103 presenta alcune piccole differenze ed è entrata in servizio tra il 2013 ed il 2014 in particolare tra Foggia, San Severo e la nuova antenna di Apricena Città, in attesa che sia terminata la variante, non mancano servizi nemmeno in direzione di Peschici quando la linea non è interrotta. Lo 002 è ritratto a San Severo in sosta tra una corsa e l’altra in direzione di Foggia.

Foto 019 e 020: presso il deposito di Foggia incontriamo invece il treno ETR 330 103 appartenente alla seconda serie, al momento in cui le foto vennero scattate il treno era stato consegnato da meno di un mese e probabilmente non aveva ancora svolto servizio viaggiatori. L’utilizzo di tali treni avviene da Foggia verso Lucera e verso San Severo ed Apricena, mentre non credo che gli stessi siano mai scesi sino a Bari o saliti oltre San Severo, avendo un raggio d’azione piuttosto limitato. In Puglia curiosamente tutte e quattro le “concesse ed ex concesse” operanti sul suolo regionale hanno in dotazione almeno un treno Stadler, elettrico per quanto riguarda FT Bari ed FdG Gargano, diesel a scartamento ridotto per FAL Bari ed a scartamento normale per FSE Bari.

Foto 021 e 022: ai due capi della rinata ferrovia Foggia-Lucera incontriamo l’elettrotreno ETR 330 003 impegnato dal 14 Luglio 2009. La linea Foggia Lucera venne attivata nel Luglio 1887 come previsto primo tronco di una linea per Campobasso che non verrà mai realizzata. Nel 1935 venne realizzata una breve diramazione che portava le automotrici sino alle porte del centro storico ovvero a Porta Troia (attenti a non pronunciarla con enfasi, a meno che non sia poco dopo che vi sia caduto un mattone su un piede ad esempio..) mentre nel 1967 le Ferrovie dello Stato decisero di sopprimere il servizio viaggiatori. Ora a distanza di un lustro dall'attivazione la linea sembra essere un successone anche grazie all’oculata organizzazione dei servizi su gomma, ora incentrati sulla Stazione di Lucera.

Foto 023 e 024: concludiamo con un paio di immagini riguardanti il nuovo deposito di Foggia realizzato appositamente per i rotabili circolanti sulla linea di Lucera. Tale sito è stato attivato da poco più di un lustro ed è attiguo ad una rimessa dei veicoli su gomma delle stesse FdG. Giusto all’interno possiamo osservare una coppia di carrelli appartenenti ad un elettromotrice ALe 80, si presume possano essere quelli appartenenti all’unità “grezza” fotografata a San Severo e documentata nella prima parte dell'articolo. Per motivi di spazio si presume che la rimessa sia in qualche modo utilizzata anche dalle due locomotive diesel DE 520 006 e 007 già ex 06 e 07 di NordCargo Lombardia, vendute a FdG all’incirca un anno or sono, dopo vari tentativi di cessione a operatori cargo effimeri.