EAV ALIFANA: VIAGGIO TRA L'UNICA EX CONCESSA DIESEL DELLA CAMPANIA...
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti - Collaborazione tecnica di Alberto Viscardi


In Campania da circa un anno tutte le ferrovie "ex concesse" precedentemente gestite da varie Società (MCNE, SEPSA e CIRCUM) sono state fuse in EAV Ente Autonomo Volturno a diretto controllo della Regione Campania. In quest'occasione ci occupiamo della nota "Ferrovia Alifana", ove tale definizione identifica una linea ferroviaria che è passata sotto cinque gestione differenti negli ultimi trentacinque anni.

STORIA E NUMERI
 

La Ferrovia Alifana è una delle realtà “ex concesse” delle Regione Campania, in passato era nota più che altro per la sua “dicotomia” in quanto separata tra “Alifana Bassa” ed “Alifana Alta”, situazione abbastanza insolita per una linea e società ferroviaria, anche se dicotomia pur sempre sorta dopo la Seconda Guerra Mondiale. Originariamente infatti la ferrovia era una sola, realizzata tra Napoli (Pza Carlo III) e la zona del Matese con scartamento ridotto (950mm) ed elettrificazione monofase sino a S.Maria Capua Vetere. In particolare la linea da Napoli raggiunse S.Maria e Capua il 30 Marzo 1913, successivamente prolungata a Caiazzo nel Dicembre dello stesso anno ed infine nell’Ottobre 1914 raggiunse Piedimonte Matese (al tempo Piedimonte d’Alife) nell’Ottobre 1914. Per l’esattezza l’elettrificazione giungeva sino alle porte di S. Maria Capua Vetere mentre la tratta “alta” rimase sempre a trazione a vapore l’esercizio quotidiano di questa realtà venne inizialmente affidata alla CFMI Compagnie des Chemins de Fer du Midi et d’Italie mentre già nel 1923 si passerà ad una GCG Gestione Commissariale Governativa.

La Seconda Guerra Mondiale è il punto di svolta in cui nasce la cosiddetta separazione tra le due tratte "alta" e "bassa", già rimarcata dalla presenza parziale dell’elettrificazione: a seguito dei danni di guerra la parte “bassa” venne più velocemente ripristinata e seguirà una storia differente venendo chiusa nel 1976 “in attesa di un rinnovamento” che ha trovato un esito parziale solo in questi ultimi anni; la parte “alta” invece, di cui ci occuperemo maggiormente in questo scritto, verrà riaperta a scartamento ordinario e trazione diesel solo nell’Aprile 1963, ricalcando il tracciato originale a scartamento ridotto realizzato nel 1913. Nel periodo dunque dal 1963 al 1976 coesistono nell’ambito della stessa società dunque due infrastrutture ben differenti: la “bassa” monofase a scartamento ridotto e la “alta” a scartamento ordinario e diesel i cui treni per raggiungere Napoli vengono in realtà instradati verso Caserta e poi sia via Aversa che Cancello verso Napoli, in un momento storico in cui per circolare sulla rete FS non ci voleva tutta la burocrazia necessaria attualmente tra “gestori di reti ed operatori ferroviari”.

La gestione delle due linee ritornò dunque in carico alla CFMI sino al 1969 quando, rimasta solamente in esercizio la tratta alta a partire dal 1976, la concessione venne passata alla TPN Tranvie Provinciali Napoletane, in seguito diventate CTP Consorzio Trasporti Pubblici a partire dal 1978, gestore tuttora esistente ed impegnato nell’effettuazione di linee auto filoviarie. Nel Giugno 1986 la concessione viene nuovamente revocata ed istituita una ulteriore GCG Gestione Commissariale Governativa in comunione con i cugini della Ferrovia Valle Caudina ovvero in FABN Ferrovia Alifana Benevento Napoli la quale durerà sino al 2005 quando nell’ambito del’evoluzione dei processi normativi del mondo ferroviario, la gestione verrà dunque affidata a MCNE Metro Campania Nord Est. L’ultima svolta è avvenuta da poco meno di un anno ovvero da quando MCNE insieme a Circumvesuviana e SEPSA (le altre due “ex concesse regionali”) è confluita in EAV Ente Autonomo Volturno, holding controllata dalla Regione Campania.

L'ELETTRIFICAZIONE: MANCA POCO DA TANTO TEMPO...

In ultimo non possiamo non dedicare un accenno alla elettrificazione della linea, un esempio di tipica indecisione italiana, sviluppata e presente a qualsiasi latitudine del nostro paese: durante l’ultimo decennio sull’intera linea sociale (da S.Maria Capua Vetere a Piedimonte Matese) sono stati posati  i pali della linea aerea e relativi portali, arrivando sin alle porte del deposito a Piedimonte, arrivando persino a realizzare anche una Sottostazione Elettrica a Caiazzo, completa di tutto punto. In parte la linea aerea è stata posata e successivamente è stata subito oggetto di svariati…. commercianti di rame, sicchè in seguito non è stata più posata. Il risultato finale è che da svariati anni l’opera è praticamente finita anche se non è mai stata data tensione nemmeno per un secondo. Vedremo mai un materiale rotabile elettrico su tale linea ? Mistero di un paese dove ci disinteressiamo di milioni di euro investiti e poi badiamo a quanto è flaccido il polpaccio sinistro della star calcistica del momento... salvo poi lamentarsi contro lo Stato quando non si realizzano le opere!


MATERIALE ROTABILE

Al momento attuale, a parte periodici momenti di crisi dovuti alla mancanza di manutenzione con relative soppressioni ed effettuazioni di corse automobilistiche in luogo di quelle ferroviarie, la “gestione” Alifana in EAV necessita di 8 materiali  per la copertura delle corse ferroviarie in orario, corse completamente assenti invece nei Festivi in quanto in tali giornate il servizio ferroviario è sostituito con bus. Il parco materiale rotabile di Alifana può contare sui seguenti rotabili:
Automotrici
ALn 668 305/309, costr. Fiat del 1981/82, già ex serie 005/009, in precedenza I.9/I.13;
Automotrici
ALn 668 103-113-118, costr. Fiat del 1956/63, già rispettivamente ex ALn 668 1442-1472-1444 FS acquistate nel 2004;
Automotrici
ALn 663 010-011, costr. Fiat Ferroviaria del 1991, già ex serie I.14-I.15.

Risultano esser invece ancora presenti anche se radiate, di scorta o comunque non utilizzate:
Automotrici
ALn 880 001/005 (già ex I.1/I.5), costr. OM del 1962, esemplari 001 e 004 ultimi ad esser atti su rete RFI;
Automotrici
ALn 773 012/015 (già ex I.17/I.20), costr. OM del 1958 già ex ALn 773 3542-3543-3550-3554 FS acquistate nel 1991.

Tralasciando dati tecnici delle rimorchiate ormai non più utilizzate e di vari prestiti od alcune automotrici già radiate sin dagli anni Ottanta del secolo scorso (vedi specifiche pubblicazioni in merito a tale linea), vi è da segnalare inoltre che nel Novembre 2010 MCNE ha acquistato da FER Ferrovie Emilia Romagna le automotrici ALn 773 1006 e 1007 (OM, 1962) con il solo scopo di recuperare pezzi di ricambio per le unità gemelle sia autoctone (ALn 880) che acquistate di seconda mano da FS Trenitalia, anche se in realtà per la gran parte già fermate entro l’anno 2011 ad eccezione della ALn 773 012 (ex FS) ancora atta e preservata, protagonista anche dei festeggiamenti per il Centenario attuati ad Aprile 2013.

Per quanto riguarda il materiale rotabile fantasma elettrico, previsto in seguito ai lavori di elettrificazione dunque interrotti, la gestione commissariale governativa esercente la linea ordinò a Firema un convoglio, il cui progetto venne denominato E 82B, la cui consegna avvenne nel 1998. Le corse prova di tale convoglio furono effettuate lungo la ferrovia "dei cugini" Benevento - Cancello. L'unità si distingueva dalle precedenti (vedi SEPSA) per la motorizzazione concentrata in una sola unità, a formare una composizione elettromotrice + rimorchiata. Mai utilizzato, né sulla linea per la quale era inizialmente destinata, né su quella della Valle Caudina, la composizione venne ceduta nel 2006 alla SEPSA, che lo immatricolò come ET 414, senza peraltro anch'essa utilizzarlo per servizi regolari.

Prima di passare alle immagini, lo scrivente deve un particolare e sentito ringraziamento al Gruppo GAFA Gruppo Amici Ferrovia Alifana ed in particolare alla disponibilità e gentilezza degli amici Alessandro Lutri e Pietro Patri i quali hanno presentato il loro mondo e la loro linea con una passione e simpatia superiore a quella che si possa incontrare in qualsiasi ferrovia svizzera, realtà verso la quale poniamo sempre troppi occhi dimenticando ciò che di bello abbiamo nel nostro paese.

FOTOGRAFIE

Il parco rotabili della Ferrovia Alifana è attualmente composto da quattro famiglie di automotrici, anche se di cui una già in pensione: le ALn 668 300 di inizio anni ottanta, le ALn 668 100 già ex 1400 FS acquistate usate nel 2004, la coppia di timide ALn 663 di inizio anni novanta ed infine le anziane ALn 880 e 773 (gruppo 773 FS) ormai fuori dal turno ed utilizzate solo in caso di riserva o treni speciali. La ALn 668 308 appartiene al lotto di "trentenni" consegnate nel 1981/82, le quali costituiscono la principale ossatura di un servizio che richiede generalmente otto macchine in turno.

Il materiale più recente di EAV Alifana è sostanzialmente una semplice coppia di automotrici ALn 663 consegnate da Fiat Ferroviaria nel 1991 come unità I.14 ed I.15, successivamente rinumerate nelle matricole 010 e 011. Troviamo proprio la matricola 011 in sosta in deposito, curiosamente tra le tante "seiseitre" delle ex concesse sono forse quelle meno documentate e fotografate rispetto ad esempio alle ben più "visibili" e documentate gemelle ad esempio di TreNORD Iseo oppure ST Mestre - Adria o FUC Udine o ancora le FAS e FCU Perugia ora UM.
 

Abbiamo visto come nel 1981/82 vennero acquistate dalla allora TPN-CTP Alifana almeno 5 automotrici ALn 668 paragonabili alla serie 3000 di FS Trenitalia. Vennero originariamente classificate nel gruppo I.9 - I.13 indi rinumerate come unità 005/009 e solo in seguito 305/309 durante l'anno 2005 secondo lo strano concetto in cui ogni famiglia di automotrici avrebbe dovuto ricevere un particolare centinaio "ad hoc". In seguito l'unità 307 è stata portata nei nuovi colori aziendali, portati anche dalla 113 ritratta in questa mail, la 306 sosta invece in deposito mentre alle sue spalle troviamo ormai ferma ed accantonata una ALn 880 originale del 1962.
 

Curiosamente sulle automotrici di inizio anni ottanta sono stati rinnovati gli interni ed in particolar modo all'unità ALn 668 309 che abbiamo avuto modo di utilizzare da Caiazzo a Piedimonte, l'aspetto insolito consiste nell'aver montato un nuovo tipo di sedute di chiara derivazione automobilistica, donando all'ambiente un aspetto decisamente curioso. E dire che, se ci fosse un po più di intelligenza in giro ci sarebbero svariate ALn 668 1800 a Benevento ferme, con cui rinforzare il parco macchine EAV Alifana, essendo più giovani di una decina d'anni rispetto alla serie 100 di EAV la quale a tutti gli effetti è la ex serie 1400 di FS Trenitalia!
 

Proviamo ad osservare un'espediente curioso nato a causa dell'impossibilità di poter far circolare l'automotrice ALn 668 309 su rete RFI, la gestione EAV Alifana si è organizzata in tale modo: alcune corse Napoli Centrale - Piedimonte Matese comportano il cambio della macchina all'incrocio presso la stazione di Caiazzo, in modo tale che l'automotrice "abilitata" alla rete RFI ritorna verso Napoli garantendo un'altra corsa, mentre l'automotrice da Piedimonte ritorna nel Matese assicurando il servizio sulla parte alta della linea. A Caiazzo documentiamo il passaggio delle consegne tra la 309 e la 103, ognuna ritornerà dalla direzione dalla quale è giunta, ovvero lo sfondo per la 103 verso Napoli ed alle nostre spalle per la 309 verso il Matese.
 

In piena corsa tra Cancello e Napoli ed anche a Caserta in sosta in Stazione incrociamo l'automotrice ALn 668 118 la quale non risulta essere altro che una ALn 668 ex serie 1400 Trenitalia del 1956/63 (probabilmente dovrebbe trattarsi della 1444) acquistata nel 2004 e revisionata presso Magliola Santhià (VC). Curiosamente sono state acquistate usate 4 automotrici che per assurdo risultano esser più anziane della linea stessa!. Il tutto in attesa di un elettrificazione che è pronta al 90%, manca solo il filo...
 

Per gestire l'intero servizio di Alifana (10 coppie di corse per Napoli via Cancello di cui una instradata via Aversa, una limitata a Cancello ed una Caserta) servono indicativamente 8 automotrici per lo più in singola tranne un semplice caso di doppia trazione, situazione ora abbastanza normalizzatasi dopo che per diverso tempo nelle scorse settimane svariate corse venivano garantite con autobus, soluzione ora attuata nei soli giorni Festivi. In Deposito a Piedimonte incontriamo la 305 del 1981/82, in alto sullo sfondo si nota quello che dovrebbe essere il Convento di S Maria Occorrevole, si dice che il campanile sia perfettamente allineato con il rettifilo finale della ferrovia Alifana in arrivo a Piedimonte.
 

Storia ed evoluzione del parco attuale diesel costituito da automotrici ALn 668 e 663 in servizio sulla ferrovia Alifana: in primo piano la 118 una macchina del 1962 se non più anziana già ex serie 1400 Trenitalia ed acquistata di seconda mano, al centro la 309 del 1981/82 e sullo sfondo una delle due poco note ALn 663 del 1991. S'intravedono tristemente due pali della linea aerea, posata fin alle porte del deposito e sull'intera estesa della linea ferroviaria "concessa", da S.Maria Capua Vetere sino a Piedimonte.
 

A Napoli Centrale solitamente le corse garantite da EAV Alifana (già ex MCNE ed ex FABN) partono insieme a quelle di EAV Benevento Cancello (vedi a sinistra) dai binari "bassi" 3 e 4 e talvolta anche sui binari più importanti e centrali, anche se più raramente. In occasione della giornata del 7 Novembre 2013 si è verificato uno Sciopero della DTR Regionale Campania di Trenitalia e pertanto i treni di EAV Benevento ed EAV Alifana venivano invece regolarmente garantiti in quanto i ferrovieri di EAV appartengono ad un altro contratto!. In tal modo ecco spiegato l'assembramento di persone in attesa di salire a bordo della ALn 668 103 (ex 1442 FS) pronta per effettuare il R 7872 Napoli - Piedimonte, compito in cui si impegnerà sino a Caiazzo come abbiamo visto...
 

In deposito è temporaneamente ferma anche se revisionata la ALn 668 113 ovvero la ex 1472 di FS Trenitalia, revisionata nel 2003/04 dalla Magliola di Santhià e realizzata ad inizio anni sessanta. La macchina ha recentemente ricevuto la nuova livrea prevista per questo ramo d'azienda di EAV Volturno, sinora applicata anche sulla più giovane 307, una livrea ove curiosamente i colori tipici delle ALn 668 vengono in qualche modo invertiti tra loro. Una decina di ALn 668 serie 1800 tanto per arrivare all'elettrificazione ? La Regione dorme...

L'automotrice ALn 773 012 è tuttora considerata atta all'esercizio e nello scorso Aprile 2013 ha persino festeggiato i 100 anni della linea Alifana con apposito treno speciale. Si tratta tuttavia di una macchina acquistata usata nel 1991 essendo ex serie 3500 FS Trenitalia. La linea Alifana ha infatti due tipi di automotrici della famiglia ALn 773: quelle originali con la quale è stato riaperto il servizio sulla linea nel 1963 (denominate ALn 880 in quanto più capienti) e quelle acquistate usate da FS Trenitalia nei decenni scorsi. La 012 viene conservata come un gioiellino in deposito, è la prima volta che lo scrivente sale a bordo di una ALn 773 ed osserva il banco di un'automotrice di questa famiglia.
 

Proprio nel 1962/63 vennero infatti consegnate 5 automotrici della famiglia ALn 773, immatricolate come gruppo ALn 880 (essendo più capienti) esattamente con le curiose matricole alfanumeriche con puntino I.1/I.5 e successivamente rinumerate 001/005. Al giorno d'oggi sopravvivono ancora un paio di esemplari ormai fermi (solo la 001 e la 004 negli ultimi tempi erano atte a circolare su rete RFI), nell'immagine la nostra 004 è colta a fianco di una ALn 773 originale FS ex gruppo I.17/I.20 ed in seguito 012/015. Da notare tutto il sistema di palificazione di un'elettrificazione sinora mai giunta....
 


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