RIAPERTURA DELLA LINEA ASTI-CHIVASSO, LA FERROVIA DEL BASSO MONFERRATO
Testo e fotografie a cura di Davide Fenoglio
- Articolo del 05.10.2022 -

Con una spettacolare cerimonia, alla presenza del direttore di Fondazione FS Luigi Cantamessa, dei sindaci del territorio e di varie personalità il 2 ottobre 2022 è stata riaperta la linea Asti-Chivasso, la Ferrovia del Basso Monferrato. Questa è la dodicesima linea facente parte del progetto "Binari senza tempo" di Fondazione FS. In tutta la penisola sono oltre 600 i chilometri di binari recuperati che attraversano paesaggi naturali di indubbia bellezza e transitano per luoghi e borghi caratteristici promuovendo una forma di turismo lento e sostenibile.

Su questa tratta i treni ordinari non transitano più dal 2011, ma a partire dal 2020, Fondazione Fs si è interessata alla linea facendo i primi sopralluoghi per una riattivazione in chiave turistica. Nel corso del 2021 e del 2022 si sono svolti i lavori di ripulitura e bonifica del sedime ferroviario, di restauro di molti fabbricati viaggiatori e magazzini merci e di riattivazione degli impianti danneggiati dal tempo e dagli atti di vandalismo. Il 15 maggio 2022 si è svolta una prima corsa prova nel tratto tra Chivasso e Montiglio, con un treno composto da due automotrici ALn 668.

Domenica 2 ottobre in occasione della Fiera Nazionale del Tartufo sono stati, perciò organizzati due treni con capolinea nella stazione di Montiglio-Murisengo. Oltre 500 viaggiatori hanno viaggiato a bordo dei convogli storici, ma tantissime persone hanno anche atteso il passaggio dei treni lungo il tragitto ed altrettanti si sono recati alla stazione del Monferrato per le celebrazioni.

Il primo treno è partito da Torino, trainato dalla locomotiva elettrica E 656.492 e composto da un bagagliaio, una carrozza di prima classe e quattro carrozze tipo Corbellini. A Chivasso, dopo il tradizionale taglio del nastro, il treno, è stato preso in carico dalla storica locomotiva a vapore 625.017 e ha proseguito il viaggio fino alla stazione di Montiglio-Murisengo. Il tragitto comprende molte opere d’arte tra cui il ponte a 17 arcate che attraversa il Po e la galleria di Brozolo lunga più di due chilometri.

Contemporaneamente le due automotrici diesel ALn 668.1904 ed ALn 668.1936 hanno effettuato un treno dall’itinerario molto particolare che ha toccato ben 4 linee non utilizzate per il servizio ordinario. Il treno è partito da Cuneo alle 8:00 per giungere a Montiglio alle 11:40 passando per Saluzzo, Savigliano, Cavallermaggiore, Bra, Alba, Castagnole delle Lanze e Asti. Gran parte dei binari percorsi erano su itinerari non più utilizzati o percorsi solo da treni merci. Anche in questo caso il passaggio del treno è stato salutato da appassionati, curiosi e da diversi sindaci.

Alla stazione è allestita una mostra fotografica e sono presenti diorami e stand con libri e pubblicazioni del settore. Le autorità sono intervenute con un discorso dal palco seguito da moltissime persone che poi si sono riversate nel centro del paese passeggiando fra le bancarelle della fiera.

La manifestazione è stata preceduta, sabato 1° ottobre da una conferenza dal titolo “Il ritorno delle ferrovie secondarie piemontesi” in cui sono stati presentati i due volumi di Aldo Riccardi dal titolo “Binari tra le valli del Bormida e del Tanaro” e “Binari tra risaie e Monferrato”, svoltasi nel restaurato magazzino merci della stazione.

È stato un fine settimana di festa per il ritorno del treno e di ciò che rappresenta per molte zone, sia come mezzo di sviluppo dell’offerta turistica sia come collegamento essenziale per molti territori lontani dalle grandi città. L’auspicio è che su queste linee il treno ritorni tutti i giorni a svolgere un servizio utile a pendolari e turisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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