NEL NORDEST UNA PRIMAVERA ALL'INSEGNA DEI 370,
TRA LA PIANURA E LE MONTAGNE...

Testo e fotografie a cura di Tiziano Vio
- Articolo del 02.06.2025 -

Nel 2025, quando ormai anche i successori Euroclass stanno lentamente scomparendo dal regolare servizio, poter viaggiare su un Iveco 370 è divenuta un’esperienza particolare e rara.
I 370 sono stati, insieme agli antenati 306, le corriere italiane per eccellenza: si sono diffusi in ogni angolo della penisola, e sono stati prodotti in una quantità sconfinata di motorizzazioni, carrozzerie ed allestimenti.

In questi ultimi mesi, nel nordest è stato possibile fare un piccolo tuffo in questo – non così remoto! – passato, ed essere spettatori di un po’ di quella varietà, viaggiando a bordo dei 370 tra la pianura e le montagne.

Il primo evento, organizzato dalla sede veneta di inBUSclub che ha di recente ripreso le sue attività, si è tenuto a marzo: l’autobus prescelto per la rievocazione è stato il 370S.12.30 Dalla Via di inBUSclub Trieste, classe 1990 e rappresentante del modello che era un tempo colonna portante delle flotte extraurbane del triveneto.
Partendo da Padova, il 370 “veneto” (la carrozzeria Luigi Dalla Via aveva sede a Schio, ai piedi delle prealpi vicentine) è stato protagonista di un viaggio di pianura, per la bassa padovana e poi nel basso Polesine, sulle tracce dei Dalla Via di ATP e Polesine Bus poi riuniti sotto le insegne SITA.

Lasciamo spazio quindi ad alcune immagini:

Iniziamo con un’immagine del primo dei nostri 370 mentre posa tra Conetta e Rottanova, in un punto dove la vista spazia per le campagne circostanti.

   

Il viaggio prosegue quindi sino ad Adria, il centro maggiore del basso Polesine, dove si può cogliere l’occasione per ritrarre le forme caratteristiche dei carrozzati Dalla Via. Il piazzale dell’autostazione, come si vede, è posto proprio dinanzi alla ferrovia: attualmente tutti i treni sono però autosostituiti, a causa dei lavori di elettrificazione (Mestre – Adria) ed installazione ERTMS (Rovigo – Chioggia).

 

 

Dopo Adria, la corriera si addentra nel Polesine, ed arriva sino a Pila, piccolo centro posto sul vertice del delta del Po: appena invertita la marcia, salendo sull’ampio argine del Po di Pila è possibile scattare una fotografia panoramica. Sulla sponda sud del fiume si erge imponente la ciminiera dell’ex centrale elettrica di Polesine Camerini, impianto dismesso da molti anni ed ormai in corso di smantellamento.

   

Lungo la via del rientro si fa tappa al piazzale dove sostano i mezzi Busitalia assegnati a Taglio di Po. Il nostro 370S fa simbolicamente coppia con un altro mezzo di casa Iveco, un 399 Myway.

   

Le giornate non troppo lunghe della fine di marzo consentono alcune fotografie finali caratterizzate da una bella luce morbida. Qui siamo tra Cavarzere e Pettorazza Grimani, lungo la strada che segue la sponda meridionale dell’Adige.

Il secondo evento a tema 370 si è svolto invece verso la metà di maggio, tra le montagne del Trentino orientale. Al posto della classica rievocazione con un autobus storico, le associazioni ATSM (Associazione Trasporti Storici Milano) e 0.35 Corriere Orobiche hanno optato per un ambizioso viaggio con ben quattro 370, di tre versioni differenti:
- 370.12.35 del 1987
- Due 370S.12.30 del 1993, con allestimento da linea e da turismo
- 370SE.12.35 Orlandi Poker del 1994

L’evento ha avuto origine da Trento (anche se, per chi lo desiderasse, era possibile partire il giorno precedente da Bergamo, a bordo del decano .35 con motore a V): dal capoluogo si è andati a descrivere un vasto anello per le valli di Cembra, Fiemme e del Primiero, concludendo infine percorrendo la Valsugana.

Anche in questo caso il percorso è stato svolto seguendo percorsi di linea (questa volta dell’ex Atesina, che possedeva sia alcuni Poker che dei 370S con carrozzeria originale), ma la natura fuori dall’ordinario della manifestazione le conferiva un’atmosfera un po’ diversa, da gita turistica d’altri tempi.

Anche in questo caso, veniamo alle fotografie:

La prima salita che i 370 devono affrontare è quella della val di Cembra: presso Verla di Giovo la statale passa al di sotto di una vecchia casa, ed i partecipanti immortalano il transito delle quattro corriere. Ecco la vettura in blu ministeriale, che possiamo immaginare impegnata nel servizio di linea per Grauno - Cavalese.

   

I quattro 370 in parata presso l’autostazione di Cavalese. Tra gli esemplari con carrozzeria originale, spiccano le linee caratteristiche del Poker di III serie.

 

 

La corriera blu si staglia dinanzi al gruppo del Latemar. La matricola 37 si riferisce al parco della ditta Crognaletti di Jesi, da cui proviene questa vettura.

   

Ecco la foto simbolo della giornata: i nostri quattro 370 posano al passo Rolle, davanti alle imbiancate pareti nord delle Pale di San Martino.

 

 

Una vista posteriore, che rimarca le differenze estetiche tra le varie carrozzerie e serie.

   

Dopo i quasi 2000 metri di altitudine del passo Rolle comincia la discesa, ma presto si effettua una breve sosta al deposito-autostazione di San Martino di Castrozza. Dietro ai 370, oltre ai rappresentanti di due generazioni di mezzi caratteristici del parco Trentino Trasporti (l’Integro New e l’Evadys/Crossway), vediamo le prime cime della lunga catena del Lagorai, che nella sua parte terminale delimita da sud-est proprio la val di Cembra.

 

 

Basta voltarsi dall’altra parte per vedere invece le imponenti pareti del Cimon della Pala, e al di sotto la stupenda livrea del 370S con allestimento superlinea.

   

Lasciata la val Schener, da Arten per raggiungere la Valsugana è possibile seguire o il traforo, percorso dalla linea Trentino Trasporti per Borgo Valsugana, oppure le ben più panoramiche rampe dette Scale di Primolano, dove transitano alcune corse di Dolomitibus.
Lungo queste ultime immortaliamo il 370.12.35 ex Polizia Penitenziaria, dotato dell’imponente motore V8 da 17 litri.

Un grande ringraziamento conclusivo va a tutte le associazioni coinvolte nei due eventi, che hanno saputo far rivivere a tanti appassionati l’emozione di viaggiare a bordo dei mitici (o, come si legge sulla veletta del Poker, Dolo...mitici) 370 !