FONDAZIONE FS e "LE ROTAIE":
Treno della Liberazione sulla "Transiberiana d'Italia"
- 25 aprile 2018

Testo e fotografie di "Nomen"

- Articolo del 21/05/2018 -

 

Nella giornata di mercoledì 25 aprile 2018, l'associazione culturale "Le Rotaie" ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione FS, il classico "Treno della Liberazione" sulla tratta da Sulmona a Roccaraso, lungo la ferrovia Sulmona-Isernia, inaugurata nel 1892 e diventata famosa con l'appellativo di "Transiberiana d'Italia".

 

Basta percorrerne i primi chilometri per capire il motivo di questo nome: si tratta infatti di una delle linee più panoramiche dell'Appennino, oltre che acclivi: dai 328 metri slm del capoluogo peligno si passa, in poco meno di 50 chilometri, ai 1268 metri della stazione di Rivisondoli, che fanno di quest'ultima la stazione più alta della rete RFI dopo quella del Brennero.

 

Chiusa al traffico passeggeri nel 2011 dopo anni di "agonia", con la soppressione dell'ultima coppia di treni Sulmona-Castel di Sangro, la linea (mai elettrificata) ha conosciuto una seconda giovinezza a partire dal 2014 quando è iniziato il rilancio della linea a fini turistici, con l'effettuazione di treni storici organizzati dall'associazione "Le Rotaie" e patrocinati dalla Fondazione FS.

 

IL VIAGGIO

 

L'appuntamento è alle 10:30 alla stazione di Sulmona, quando la locomotiva D.445.1145 è giunta al primo binario al traino di un convoglio composto dalle carrozze Centoporte Bz 39165, Cz 37315, Bz 39016, Bz 39060 e dalle Corbellini ABz 38452 e Bz 38417. Il treno di andata, classificato come TS 78209, lungo la sua corsa ha subito il malfunzionamento di alcuni passaggi a livello, che non hanno impedito l'arrivo alla tappa intermedia di Palena in orario.

 

 

Dopo una sosta di un'ora, condita dallo spettacolo offerto da un gruppo di musica popolare, il convoglio è ripartito alla volta di Roccaraso, dove è giunto alle 13:30.

Durante la sosta è stato possibile recarsi, mediante una navetta svolta dalla Happy Travel Lines di Fornelli (IS), al sacrario di Limmari di Pietransieri e al Monte Zurrone, due luoghi-simbolo del secondo conflitto mondiale che proprio nelle zone attraversate da questa ferrovia ha vissuto una delle sue fasi più critiche.

Il viaggio di ritorno, partito alle 17:30 e senza fermate (salvo una sosta tecnica a Campo di Giove), si è concluso alle 19:00 a Sulmona.

 

LA LOCOMOTIVA

In testa al treno vi era, come consuetudine, la D.445.1145. Possiamo quasi dire che questa locomotiva, nata nel 1987 ad opera delle Officine Casertane (successivamente inglobate da Firema), sia il simbolo dell'associazione "Le Rotaie", essendo impiegata su gran parte dei treni storici che percorrono la Sulmona-Isernia, oltre a comparire sulla maggior parte dei loghi della stessa.

 

Pur essendo impiegata costantemente sulla tratta, la locomotiva (che assolve anche la funzione di carro soccorso per il DL Sulmona) è di fatto un falso storico, essendo le D.445 di terza serie nate in "livrea navetta"; la nostra 1145, dopo un periodo trascorso in livrea XMPR, ha ricevuto la cromia magnolia-isabella per svolgere servizio turistico.

 

Un ringraziamento speciale al personale di macchina e ai ragazzi dell'associazione "Le Rotaie"!

 

 

 

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