TEP PARMA FILOBUS: IN SERVIZIO I NUOVI FILOBUS VAN HOOL EXQUICITY...
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

All’incirca da un mese il panorama filoviario nazionale presenta una novità grazie alla recente immissione, presso la realtà di TEP Parma, dei nuovi ed innovativi filobus Van Hool Exquicity AG 300 T TRL, veicoli dall’estetica innovativa e leggermente al di sopra della gamma tradizionale offerta dal costruttore belga. I nuovi Exquicity realizzati per TEP Parma risultano essere 10 esemplari serie 5101/5110 (di cui uno ancora in attesa di consegna, la 5110) i quali hanno vissuto non poche traversie prima di esser messi in servizio a causa anche della burocrazia “rallentante” dato che i veicoli erano già pronti da alcuni mesi ma per un semplice cavillo (art. 61 comma 2 del Codice della Strada) che vietava la circolazione di autosnodati più lunghi di 18m (il modello in oggetto Exquicity è lungo 18,6 m) quando in realtà già circolano su territorio italiano alcuni autobus snodati aventi una lunghezza superiore rispetto alla lunghezza indicata dal... cavillo!. Superato lo stesso dunque con una Norma Europea, ecco sconfitta quell’eccedenza di 60 cm che ha causato i ritardi nella messa in servizio “dell’Italo col bifilare”... come viene definito!

EXQUICITY, 60 CM FUORI DALL’ORDINARIO...

I Filobus Van Hool Exquicity AG 300T TRL hanno una lunghezza di 18,6 m , una larghezza di 2,55 m ed un passo tra gli assi tra c.ca 6,6 e 6,7 m, sono dotati di un motore elettrico Skoda da 240 kW montato a sinistra nella parte anteriore del veicolo, come da buona tradizione del costruttore belga. Il veicolo ha una capacità di carico di 137 passeggeri di cui 35 seduti, la larghezza interna utile è di 2,4 m ed il piano di calpestio si trova a 33 cm dal suolo per l’intera estesa del veicolo, le porte hanno una larghezza utile di 1,18 m ed essendo elettriche sono velocissime.Il motore diesel è un Iveco Tector Euro 5 capace di reggere un buon tratto di marcia autonoma.

Tali veicoli sono stati costruiti nello stabilimento Van Hool di Lier in Belgio, il primo esemplare è giunto a Parma nel Marzo 2012 per i primi test pur essendo un prototipo, nel Maggio 2013 il primo vero e proprio esemplare è stato consegnato in Emilia e tra tale mese ed il successivo Marzo 2014 sono stati consegnati ben 9 veicoli. Da ricordare che uno di essi è stato esposto a Milano in occasione della Manifestazione Move App Expo nell’Ottobre 2013.

La loro immissione in servizio è avvenuta sulla linea 5 Via Orazio – Pza Garibaldi – Via Chiavari, servizio la cui frequenza ora è decisamente importante, pertanto attualmente il servizio filoviario parmense viene assicurato dalla linea 1 grazie agli anziani Menarini F 201/2 serie 031/040 del 1986/87 mentre i più giovani e rari CAM Autodromo Busotto MAN LNT 204F serie 041/054 vengono ora utilizzati sulle linee 3 e 4. La disponibilità di nuovi filobus ha ovviamente comportato il fermo già attuato in parte da tempo dei più anziani Menarini F 201/1 LU serie 021/030 del 1981, tanto più che la copertura del servizio da parte dei moderni Van Hool ha comportato soprattutto lo spostamento dei Menarini F 201/2 LU sulla linea 1 (“soprattutto” non vuol dire “esclusivamente”) lasciando appunto ai CAM Busotto il compito di servire le linee 3 e 4. Ma la vera domanda per il futuro è: ancora una volta, pur essendo presenti i moderni Van Hool Exquicity.... verrà sospeso il servizio filoviario durante i mesi estivi ? Finite le Scuole vedremo cosa succederà....

Seguono le fotografie del 24.05.2014.
 

Alleghiamo un’immagine per ognuna delle 9 vetture presenti (ne è attesa una decima...): la 5101 si presenta con tutto il suo stile (non giudicato particolarmente bello da molti ma neanche uno scempio rispetto a certe carrozzerie svizzere...) facendosi trovare nello scorcio particolare di Piazza Garibaldi mentre si dirige in Via Orazio ed all’incrocio tra Via Toscanini e Via Mazzini mentre si appresta ad impegnare il Ponte di Mezzo in direzione opposta verso Via Chiavari. Stupire i parmensi con una carrozzeria differente è ciò che vuol fare il moderno Exquicity ideato dalla Van Hool e sinora commercializzato anche in Svezia (Malmoe), Spagna (Barcellona), Francia (Metz) e Svizzera (Ginevra).

Passiamo alla seguente matricola: la 5102 è ritratta al capolinea di Via Chiavari in attesa della partenza e nuovamente in Piazza Garibaldi, questa volta però tuttavia viene colta in direzione proprio di Via Chiavari. A quanto pare per l’effettivo servizio della linea 5 sono sufficienti 8 vetture mentre una nona rimane di scorta in deposito, visto e considerato che abbiamo avuto modo di fotografare tutte e nove le vetture sinora presenti. Da notare le ruote carenate e il frontale a becco, bisogna sinceramente ammettere che lo stile non è poi così da buttare mentre forse si effettivamente se si fossero acquistati i Van Hool più tradizionali (vedi Milano, Rimini, Genova) si sarebbe potuto risparmiare o acquistare magari una o qualche vettura in più...

Sul Ponte di Mezzo incontriamo la matricola 5103 diretta in Via Orazio, da notare le quattro porte. Ufficiosamente e simpaticamente i nuovi Exquicity di Parma vengono spesso definiti come gli “Italo parmensi” richiamando il colore rosso del treno Italo, anche se di sfumatura decisamente differente e cercando di associare i due mezzi di più all’idea di “nuovo ed avveniristico”. Alle sue spalle un ben più anziano Menarini F 201/2 LU è impegnato sulla linea 1 in direzione Stazione. E’ fuor di dubbio che nell’immaginario di un cittadino medio un mezzo come l’Exquicity non può far altro che stupire...

Passiamo alla vettura successiva, la 5105 è in questo caso catturata mentre si lancia sul Ponte di Mezzo in direzione centro storico, anche se involontariamente la visuale fa sì che sembra che le sia stata appoggiata una statua sull’imperiale!!!. La linea 5 viene garantita con una corsa ogni 10 minuti tra le ore 6.20 e le ore 20.15 c.ca dei giorni Feriali ed ogni 30 minuti nei giorni Festivi essendo ormai di fatto divenuta la linea portante filoviaria più frequente ed importante, una sorta quasi di metropolitana a cielo aperto. Magari a Lecce potrebbero prendere qualche spunto, anziché fare una rete titanica e poi non coordinarla con i già poco utilizzati servizi urbani...

Nella passeggiata tra le nove vetture Van Hool Exquicity arriviamo alle matricole 5105 e 5106: la prima la incontriamo in Via della Repubblica in uno scorcio dal forte contrasto tra antico e moderno, la successiva invece approfittando della buona luce si mostra da un altro punto di vista mentre impegna il Ponte di Mezzo in direzione di Via Chiavari. Conviene storicamente ricordare che proprio la matricola 5105 venne “carrellata” via Autostrada ed esposta a Milano (zona Pza Fontana) in occasione della Manifestazione MoveApp Expo riguardante il Trasporto Pubblico locale ed esposta insieme ad altri veicoli innovativi (vedasi precedente ed apposita mail).

Nella giornata di Sabato 24 Maggio 2014 almeno otto vetture su nove erano in strada effettuando regolare esercizio, la sola matricola 5107 incontriamo ferma in Deposito presso Via Taro probabilmente di scorta seppur in una posizione insolita ed abbastanza fotografabile. Le moderne vetture filoviarie ormai non sono più vincolate alla presenza del bifilare ed a ben vedere questa caratteristica è capace di essere un’arma a doppio taglio, diventando un vantaggio in determinate occasioni ed anche uno svantaggio od un “cattivo proposito per...” in altre occasioni.

La caratteristica “forma a becco” del frontale viene esaltata in questa curiosa visuale della matricola 5108 colta mentre letteralmente si arrampica sul Ponte Di Mezzo dirigendosi verso Via Orazio. Nell’altra immagine la stessa vettura è ritratta in direzione opposta nei pressi di Strada della Repubblica mentre la stessa sta effettuando una delle fermate più importanti e più frequentate della rete filoviaria parmense. Poco oltre le aste del CAM Busotto si intuisce uno dei raccordi tra il bifilare e la vicina locale sottostazione, una delle diverse che alimenta la rete parmense, se non ricordo male.

L’ultima matricola (almeno per ora, il tutto in attesa della matricola 5110), la incontriamo nei pressi di Piazza Corridoni: la matricola 5109 è colta in compagnia della gemella matricola 5102 insieme alla quale si prestano come cavie per osservare uno dei passaggi più stretti posti sull’importante linea 5. Nello stesso punto transitano anche le altre linee filoviarie 3 e 4, mentre pochi metri prima, alle nostre spalle, la linea 1 si è a sua volta staccata dalla Via Emilia per dirigersi verso il Cimitero della Villetta e la zona di Via Taro con il relativo deposito TEP.

Diamo uno sguardo anche ai veicoli filoviari più anziani: un Menarini F 201/1 FLU del 1981 è tuttora conservato ed accantonato presso il Deposito TEP di Via Taro in attesa probabilmente della definitiva radiazione o si spera chissà di una magari non così insolita preservazione per conto di una realtà che come vedremo tra poco ha preservato veicoli ben più rari e preziosi. Il viaggio su questi mezzi, spesso utilizzati negli ultimi anni sulla linea 1, era qualcosa di speciale e sensazionale nel suo piccolo, soprattutto per i milanesi ove un filobus vuol dire “circonvallazione, traffico e periferia”.

Dopo aver rilevato i loro parenti più anziani, il compito dei più recenti (parola grossa....) Menarini F 201/2 FLU del 1986/87 serie 031/040 è quello proprio di coprire il servizio sulla linea 1 Stazione RFI – Via Farnese. Incontriamo la matricola 032 sempre al Ponte di Mezzo mentre si dirige verso Via Mazzini ed in direzione della Stazione, la matricola 033 si presta invece per una foto in Piazza Garibaldi mentre effettua servizio sulla linea 3 diretta a San Lazzaro. Proprio quest’ultima immagine dimostra che l’utilizzo dei Menarini sopravvissuti non è esclusivamente limitato alla linea 1.

Concludiamo con due piccoli gioielli che abbiamo già avuto modo di osservare in passato ed anche salirci (vedi precedenti mail): la matricola 014 è un Fiat 2401 Cansa del 1953 (serie 001/016) mentre la matricola 017 è ancora un Fiat 2401 tuttavia carrozzato da Menarini e realizzato nel 1959. Il “giallo” e il “verde” sono stati fermati addirittura nel lontano 1986 e dopo un probabile esilio in terra ligure (quando La Spezia era davvero un’isola felice per le due aste...) sono poi rientrate a Parma e potremmo davvero dire “per fortuna”. Attualmente i due veicoli sono conservati in deposito purtroppo allo scoperto, curiosamente TEP sembra averli posizionati giusto davanti ad un cancello, in posa quasi proprio per esser fotografati...


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