IL SERVIZIO URBANO DELLA STP BRINDISI TRA PASSATO E ATTUALITA'
Testo e fotografie a cura di Michele Florio

Dal 1975 il trasporto nella città di Brindisi è gestito dalla STP Brindisi che negli anni ha esteso la sua presenza anche nei Comuni più importanti della Provincia come Francavilla Fontana, Mesagne, Ostuni e San Vito dei Normanni. Rimangono per così dire “fuori dalle righe” il Comune di Fasano il cui Tpl è gestito da Sita Sud, Oria coperto da Miccolis e Ceglie Messapica che dal 2016, dopo tanti anni di gestione STP, è ora espletato dall’azienda locale Egepu.  Tornando al comune capoluogo, obiettivo principale di quest’articolo, il trasporto urbano ha subito nel tempo continue trasformazioni caratterizzate negli ultimi tempi da vere “rivoluzioni” e conseguenti “correzioni” con la scomparsa di linee storiche e la nascita di nuove. Secondo i dati  ufficiali della STP Brindisi riferiti al 2016 il servizio urbano di Brindisi è composto da 21 linee, con una  percorrenza d’esercizio di 2.227.145 km/annui e 139.967 corse annue di cui 408 giornaliere (periodo scolastico). La velocità media è di 19,825 km/h, le fermate 400 con una distanza media di 250 mt e gli autobus impiegati 69. Per l’elenco dettagliato del Parco veicoli vi rimando alla pagina di TPLITALIA dedicata alla STP Brindisi. Ma vediamo ora d’illustrare le principali linee tra esistenti e “scomparse” della città adriatica, navigando tra passato e attualità senza dimenticare la presenza di uno storico servizio con motobarca nelle acque del porto interno.

Linea 1: circolare con capolinea presso l’Ospedale “Perrino” collega quest’ultimo con i quartieri Commenda, Centro, San Paolo e San Pietro con un tempo di percorrenza medio di 69 minuti e l’impiego da 2 a 3 macchine. Questa linea dal 1975 ha collegato il Centro partendo dallo storico capolinea di Corso Roma con il solo popoloso quartiere Commenda con una percorrenza di circa 30 minuti impiegando allo scopo una coppia di Fiat 409 carrozzati Pistoiesi sostituiti nel 1979 dai Fiat 418 AC Breda. Nella 2ª metà degli anni ’80 i Breda vennero prima affiancati e successivamente sostituiti (i 418 furono dirottati al servizio urbano di Ostuni) da una coppia fissa composta da un Menarini 201/1 NU (la U 45) e da un 201/2 NU (la U 46). A sostituire sul finire degli anni ’90 i mitici 201 delle 2 serie i medi Bmb 230 MU (con una breve esperienza non proprio riuscita con i corti Autodromo Pollicino 35P 2p.) a loro volta affiancati e soppiantati dal 2004 dai Bmb 231 nelle versioni CU e MU e dal 2008 integrati dagli Avancity CU CNG.

Linea 2 D/S (non più attiva): inglobata nell’esistente 26 aveva come capolinea il Lungomare Regina Margherita nello stesso punto dove è posto quello della motobarca proveniente dal quartiere Casale creando di fatto un vero terminal intermodale. La coppia di mezzi impiegati dal 1975 fino al 1985 (uno per la direzione Destra e l’altro per quella Sinistra) con una percorrenza media di 40 minuti erano quanto di meno recente fosse a disposizione cioè i Fiat 409 (di cui la matricola 2 splendidamente riverniciata nell’arancione ministeriale) e i 418 AC Cameri affiancati dai 418 Breda e sostituiti dai Menarini 201 NU/2 (matricola U 47 fissa sulla 2D e U 48 sulla 2S). Anche in questo caso il passaggio di mano andò ai medi Bmb 230 MU e in seguito ai Bmb 231 nelle versioni CU e MU. Sul finire della prima decade del 2000 la linea fu sciolta e il percorso lato D inglobato dalla 26 mentre quello lato S dalla 1.

Linea 3: con il recente capolinea presso Piazza delle Capitanerie di Porto (a poche decine di mt c’è il 2° imbarcadero della motobarca) la circolare linea 3 collega il Centro con il quartiere Paradiso con una percorrenza di 42 minuti utilizzando oggi prettamente una coppia di Bmb Avancity NU CNG o Iveco 491.10 CityClass CNG talvolta sostituiti dai pochi esemplari esistenti di Bmb 240 NU ed Iveco 491.10 CityClass alimentati a gasolio. Nel passato la Linea 3, che si divideva in 3D e 3S, con una percorrenza media di 45 minuti  e capolinea a Corso Roma collegava il Centro con i quartieri Paradiso e Casale. I primi mezzi impiegati dalla STP (una tripla nelle fasce di punta ma nel tempo si arrivò fino a 5 mezzi: fissi tre 201/2 LU e due 201/2 NU) sono stati i Fiat 410 Pistoiesi, visto la maggiore percorrenza rispetto ad altre linee, affiancati prima dai Fiat 418 AC Cameri e in seguito dai Breda. Tutto ciò fino al 1982 quando subentrarono i nuovi scattanti Menarini 201 NU/1 a loro volta sostituiti nel corso degli anni ‘80 dai 201 LU/2 (fisse le matricole U 53, U 54 e U 55) protagonisti indiscussi fino a tutta la 1ª metà degli anni ’10 considerando che le new entry del 1997 Iveco 490.10 TurboCity e 491.10/12 CityClass  non riuscirono a scalzare i leoni 201 dal cuore degli autisti. Solo oggi i residui Cityclass stanno vivendo sulle strade di Brindisi una loro 2ª giovinezza.

Linea 4: linea con corsa di andata e ritorno con il 1° capolinea presso la località costiera di Punta Penna a nord di Brindisi e il 2° presso l’Ospedale Perrino (nosocomio posto all’estrema periferia est della città è ben visibile, data la sua elevata altezza e mole, per chi proviene da Taranto). Con un tempo di percorrenza media di 51 minuti la linea attraversa per intero la città collegando, partendo dalla struttura sanitaria, i quartieri Sant’Elia, Commenda, Centro, Paradiso, Casale, Sciaia spingendosi lungo la litoranea nord fino a Punta Penna a qualche km dalla città e da qui percorso al contrario per l’Ospedale. Con l’orario estivo il capolinea si spinge oltre fino alla località costiera di Apani ben 10 km dal capoluogo e 110 minuti di percorrenza media con il raddoppio dei mezzi impiegati da 2 a 4. I primi autobus su questa linea, che aveva come storico capolinea l’ingresso dell’Aeroporto Militare al Casale e al lato opposto quello del quartiere Sant’Elia, furono i FIAT 410 Pistoiesi affiancati dai 418 AC Cameri sostituiti nel 1982 da 2 nuovi Iveco 470.12 4 p. Solo nei primi anni ‘90 la coppia di 470.12 lascio il passo ai Menarini 201 LU/2 (fisse le matricole U 51 e U 52). Nel 1997 la sostituzione con gli Iveco 491.12 CityClass non riuscì per continui problemi tecnici di quest’ultimi lasciando ai 2 Menarini l’onore e l’onere di continuare ad esercire la linea. Finalmente nel 2004 furono 2 nuovi Bmb 240 LU a prendere definitivamente il posto dei 201 affiancati dai fratelli minori 240 NU e NS e talvolta dai CityClass residui e per un triennio 2013÷16 dai più anziani 240 LU ex Atac Roma condivisi con la linea 8. Particolarità di questa linea è l’impossibilità d’impiegare i numerosi mezzi a metano a disposizione a causa dell’altezza del sottopasso dell’Aeroporto Militare presente sul percorso che per pochi cm non consente il loro passaggio. Insomma una linea solo diesel.

Linea 5: circolare con capolinea presso il Porticciolo Turistico collega il quartiere Casale con il Centro e il Cimitero con un tempo di percorrenza media di 53 minuti e l’impiego di una coppia di autobus. Riattivata da qualche anno dopo decenni di posizione “quadro” vede l’utilizzo soprattutto di macchine come i Bmb 231 CU/MU e talvolta dei decametri Iveco 491.10 CityClass e Bmb 240 NU/NS. Come per la linea 4 la presenza sul percorso del sottopasso dell’Aeroporto Militare nega l’impiego di mezzi a metano.

Linea 6 (non più attiva): inglobata nell’esistente 26 aveva come capolinea il quartiere Bozzano collegandolo con il Centro, il Cimitero, il quartiere Perrino e la Zona Industriale terminando la sua corsa presso il capolinea del Petrolchimico. Il tempo di percorrenza era di circa 30 minuti e vedeva l’uso dal 1975 di una coppia inizialmente di Fiat 418 AC Cameri affiancati nel 1979 dai cugini Breda e infine nel 1987 divenne il regno incontrastato dei 2 unici Inbus FT-N 283/2 NU Siccar acquisiti dalla STP. Nel 1997 subentrarono gli Iveco 490.12 TurboCity macchine che nella città adriatica non sono riuscite a torto o a ragione ad essere apprezzate e conseguentemente poco utilizzate. Nel frattempo il destino della linea 6 è stato quello di confluire nella 26.

Linea 7: la suburbana per eccellenza collega la frazione di Tuturano a 15 km a sud del capoluogo con il quartiere La Rosa, Cimitero e il Centro di Brindisi. Da qui attraversando la città prosegue verso i quartieri Commenda, Ospedale Perrino, Sant’Elia e nuovamente La Rosa concludendo nella stessa Tuturano una linea dai 50 minuti di percorrenza media e 2/3 mezzi impiegati. Le prime macchine negli anni ’70 furono gli interurbani Fiat 343L Cameri sostituiti nel 1982 dai Menarini 201/1 LI i quali già l’anno dopo cedettero il passo ad una coppia di suburbani Menarini 201/1 LS. Quando quest’ultimi nel 1985 furono sottoposti a lavori di adeguamento del frontale reso simile a quello dei 201/2 (tutti i 201/1 in servizio subirono questo miglioramento) vennero temporaneamente sostituiti da una coppia di 201/2 LU (U 54 e U 55). Nel 1987 sopraggiunsero 2 nuovi Menarini 201/2 LS affiancati provenienti dal mercato dell'usato (ex Amtab Bari) da un Iveco 570.10 e un 570.12. Con il 1997 arrivarono una coppia di Bmb 221 LS e altrettanti Iveco 591.12 CityClass. Quattro mezzi dalla vita assolutamente non entusiasmante talvolta condivisi con l’altra suburbana la linea M. Dal 2004 la 7 divenne appannaggio esclusivo dei  nuovi arrivati Bmb 240 NS acquisiti in 4 esemplari e affiancati dal 2015 da 2 eleganti, scattanti e comodi urbani Scania Citywide LE 3 p. 12 mt. L’arrivo degli svedesi ha fatto si che i 240 NS siano ormai impiegati come sostituzione o rinforzo su linee urbane.

Linea 8: circolare con capolinea presso Piazza delle Capitanerie di Porto collega il Centro con il popoloso e vasto quartiere Sant’Elia con un tempo di percorrenza medio di 55 minuti e l’utilizzo fino a 3 mezzi. Storica linea con un alta percentuale di affluenza  ha visto fin da subito l’impiego di mezzi capaci iniziando negli anni ’70 con i Fiat 410 Pistoiesi rispetto ai 409 anch’essi disponibili. Nel 1983 l’arrivo di quelli che diventarono per oltre un decennio il simbolo di questa linea: una tripla di Menarini 201/1 LU affiancati, quando a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 i mezzi utilizzati erano addirittura 4, da un Menarini 201/2 LU o talvolta da un Iveco 470.12. Con la radiazione dei 201/1 LU l’esercizio passo definitivamente per qualche anno ai 201/2 LU e in seguito dal 1997 affiancati dagli Iveco 491.10/12 CityClass e dai Bmb 240 NU. Dal 2004 la linea è stata “metanizzata” grazie ai Bmb Avancity NU/LU CNG e Iveco 491.10 CityClass CNG con l’unica eccezione dei giorni festivi che vede l’uso di una coppia di mezzi diesel con accoppiate diverse anche in dimensioni tra Bmb 231 CU/MU, Bmb 240 NU/NS e Iveco 491.10/12 Cityclass.

Linea 9: circolare con capolinea al quartiere Sant’Elia che attraversando la città collega i quartieri Commenda, Centro, Cimitero, Perrino, San Paolo e viceversa con un tempo di percorrenza medio di 43 minuti e l’impiego di una coppia di autobus sie nei giorni feriali che festivi. A cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80 i mezzi utilizzati su questo percorso furono generalmente i Fiat 418 AC Breda affiancati dal 1985 dai Menarini 201/2 NU. Dal 1997 l’arrivo degli Iveco 490.10 TurboCity affiancati talvolta dai Bmb 230 MU e infine dal 2008 il passaggio a metano della linea con l’esercizio degli Iveco 491.10 CityClass CNG e dei Bmb Avancity NU CNG. Come nel caso della linea 8 durante i giorni festivi s’impiegano generalmente mezzi diesel come i Bmb 231 CU/MU.

Linea 10: collega nei giorni feriali contrada Montenegro con la città mediante 4 corse giornaliere di andata (in questo caso con percorsi differenziati per ciascuna corsa) e altrettante di ritorno. I mezzi usati sono generalmente i Bmb 231 CU o talvolta gli Avancity CU CNG.

Linea 11: circolare che con capolinea presso il centro commerciale “Le Colonne/Ipercoop” collega la struttura con la città con un tempo di percorrenza media di 35 minuti e l’impiego di un solo mezzo. Linea di recente attivazione ha visto da un subito un notevole successo di passeggeri trasportati spingendo la STP a passare dai corti Avancity CU CGN a veicoli pù grandi come gli Iveco 491.10 CityClass CNG o i Bmb Avancity NU CNG. Dal 2014 viene generalmente impiegato l’unico Bmb Avancity Plus NU diesel acquisito dalla STP.

Linea 26: come indicato dalle 2 cifre che la compongono questa linea è il frutto dell’unione delle ex 2D e 6. Circolare con capolinea al quartiere Bozzano lo collega ai quartieri Centro, Cappuccini, Ospedale Perrino, Santa Chiara, Commenda, ancora Centro e infine Bozzano. Il tempo di percorrenza medio è di 48 minuti con 2 mezzi impegnati. Le prime macchine utilizzate sono stati i medi Bmb 230 MU sostituiti in seguito dai Bmb 231 CU/MU e affiancati qualche anno dopo dagli Avancity CU CNG.

Linea AP: collega l’Aeroporto del Salento (Papola-Casale) con il Centro di Brindisi (Stazione Ferroviaria e Piazza delle Capitanerie di Porto), Costa Morena dove ormeggiano i traghetti provenienti dall’Albania, Grecia e Turchia e viceversa. Con una frequenza di partenza di 30 minuti e 2 veicoli impiegati il servizio inizia alle 05.30 e termina con l’ultima corsa delle 23.45. Per raggiungere il Centro ci vogliono in media dai 10/15 minuti mentre 25/30 per il terminal traghetti. Il primo mezzo utilizzato parliamo degli anni ’90 era un singolo Autodromo Pollicino 35P spesso sostituito dalla versione corta TH 11 e in seguito da un Bmb 230 MU. Nel 2007 tocca al 1° veicolo a metano della STP un Bmb 231 CU CGN. Con il successo di passeggeri trasportati avviene il raddoppio dei veicoli e l’ingresso dei corti Bmb Avancity CU CGN sostituiti dal 2015 da una coppia fissa di Bmb Vivacity Plus CU diesel.

Linea N: con un tempo di percorrenza medio di 23 minuti e partenza ogni 30 dal capolinea di via Spalato questa linea con un singolo minibus collega tra loro vari punti del Centro storico della città. I primi mezzi usati furono gli Autodromo Pollicino 35P talvolta sostituiti dai fratelli minori TH 11. Nel 1997 comparvero i tutti elettrici Tecnobus Gulliver U 500 ma la loro presenza durò solo qualche anno e ora giacciono da tre lustri abbandonati in deposito. Nel frattempo su questa linea si sono visti talvolta anche i Cacciamali TC635 LL e in seguito dal 2007 i minibus francesi Renault Master “tallonati” da un residuo Pollicino 35P (l’M 10) che di tanto in tanto ci dona della sua presenza. Oggi la linea è generalmente effettuata da un tutto elettrico Bmb Zeus acquisito lo scorso anno.

Linea M: suburbana con elevata affluenza di passeggeri collega solo nei giorni feriali la città di Brindisi con quella di Mesagne e viceversa. Con un tempo di percorrenza media tra le 2 città di 55 minuti è esercita oggi impiegando normalmente 2 interurbani dodecametri e con l’aggiunta di rinforzi nel periodo scolastico. I primi 3 mezzi appositamente acquisiti furono nel 1991 i suburbani Bmb 220 NS sostituiti solo nel 2002 da 4 interurbani Autodromo SL Busotto con livrea blu ministeriale ed esclusivamente destinati a questa linea al fine di migliorare il comfort dei passeggeri lungo i 15 km di percorso. Nel frattempo i simpatici Bmb 220 NS, dopo un decennio di onorato servizio, passavano alla riserva pronta e alle linee scolastiche, ruolo tuttora svolto dai 2 esemplari residui. Solo nel 2015 è iniziato invece l’affiancamento ma non la completa sostituzione dei Busotto con i relativi più recenti Bmb 240 LI. Come rinforzi troviamo, oltre agli stessi Autodromo, gli autosnodati Man Lion’s City CGN e i Setra 319 UL. Come nota particolare quella di una corsa verso Brindisi svolta nel primo pomeriggio da un medio Bmb 230 MU usati nell’allora servizio urbano di Mesagne e che a fine turno dovendo tornare in deposito a Brindisi venivano con lungimiranza sfruttati per una corsa regolare. Gradevole esempio di buona gestione anche in azienda pubblica.

Linee industriali: collegano la città con la Zona Industriale di Brindisi e lo Stabilimento aeronautico Alenia. I mezzi impiegati ancora oggi sono generalmente i Pollicino 35P/TH 11-13 affiancati nelle ore serali da veicoli più grandi reduci dai fine turno sulle altre linee.

Linee scolastiche: sono generalmente impiegati i mezzi più datati tra decametri e dodecametri mantenuti in riserva, ma non mancano le eccezioni. Ricordo negli anni ’80 una coppia di “scattanti” Fiat 343L con livrea grigio/blu. Oggi tra gli autobus più anziani impegnati su queste corse troviamo una residua coppia di Bmb 220 NS sui 3 complessivi acquisiti nel 1991-92. La STP svolge anche il servizio scolastico dedicato al trasporto di bambini diversamente abili. Nel 1989 l’acquisto dei primi 2 appositi Autodromo Pollicino TH 11 raggiunti nel  1997 da altrettanti TH 13 e affiancati qualche anno dopo da altri 2 TH 11 e da un Fiat Ducato acquistati usati. Nel 2007 si è aggiunto un singolo Renault Master e dal 2016 2 nuovissimi Citroen Jumper. Per il servizio di scuolabus c’è una flotta eterogenea di 14 veicoli tra Fiat Ducato e Daily, Cacciamali Thesi e Mercedes Sprinter.

Linea motobarca: storico collegamento svolto nelle acque del porto interno tra il quartiere Casale e il Centro e viceversa. Il tempo di navigazione medio è di 10 minuti. Nel corso di eventi particolari o dei festeggiamenti dei Santi Patroni il servizio viene rinforzato con l’impiego di 2 imbarcazioni.

E ora uno sguardo alla provincia:

Servizio urbano di Ostuni: è presente una circolare che collega la Stazione Ferroviaria con la città e la marina di Villanova con una percorrenza media che varia da 25 ai 45 minuti secondo le fasce orarie e con l’impegno di 2 autobus. Le prime macchine introdotte negli ’80 e giunte da Brindisi furono i Fiat 418 AC Breda non proprio adatti per le strette strade della “città bianca”. Da qui l’introduzione, acquistati sul mercato dell’usato, dei medi urbani Fiat 314/3 nelle varie carrozzerie Portesi (2 del 1972), Macchi (1 del 1972) e Menarini (1 del 1974). Nel 1989 l’arrivo dei minibus Pollicino 35P affiancati nel 1997 dai medi Bmb 230 MU presenti nella “città bianca” fino al tutto il 2015. Nel frattempo in ordine di tempo sono arrivati anche i minibus Renault Master e i corti Bmb Avancity CU CGN. Con l’inizio del 2017, al fine di migliorare il servizio svecchiando gli attuali mezzi, c’è stato l’acquisto di un Mercedes Sprinter della Tommasini dall’accattivante livrea presentato anche all’IBE 2016 di Rimini. Nota particolare dal passato: per diversi anni venne dislocato ad Ostuni destinato alle linee scolastiche uno dei 2 suburbani Bmb 221 LS presenti nella flotta.

Servizio urbano di Francavilla Fontana: sono presenti le circolari destra e sinistra con un tempo medio di percorrenza per entrambi di 30 minuti. La coppia di veicoli impiegati sono dal 1993 i corti Cacciamali TCC 635 LL affiancati in seguito dai minibus Renault Master.

Servizio urbano di Mesagne: da quest’anno è ripartito, grazie al reperimento da parte del Comune dei necessari fondi, un servizio di linee scolastiche che collegano i vari quartieri agli istituti scolastici impiegando i Bmb Avancity NU CGN. Sempre a causa della mancanza di risorse economiche è stata sospesa da qualche anno la circolare che veniva effettuata nei giorni feriali mediante una coppia di medi Bmb 230 MU.

Linea suburbana Torchiarolo-San Pietro Vernotico: linea svolta nei giorni feriali che collega, con un tempo di percorrenza medio di 25 minuti, i 4,5 km immersi negli ulivi e nei vigneti che separano i 2 comuni della provincia brindisina posti lungo il confine con quella di Lecce. Il servizio, che consente un utile collegamento tra il più piccolo comune del brindisino e la Stazione FS di San Pietro V.co e viceversa, vede l’impiego dalle ore 05.00 fino alle 20.25 di un singolo Bmb Avancity CU CGN (in sostituzione dei precedenti Bmb 231 CU) nel ruolo atipico di “piccolo ed ecologico” suburbano.