FT FERROTRAMVIARIA: SE SOLO NON GUARDASSIMO SEMPRE LA SVIZZERA (1a PARTE)
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Il nostro occhio spesso tende sempre ad andare a vedere ciò che c’è di bello e funzionante dai vicini e non ci accorgiamo che forse nel nostro paese ed in casa nostra ci sono anche esempi interessanti e pur sono ben ben superiori a ciò che vogliamo trovare nella terra del cioccolato, del gruviera e degli orologi a cucù, come disse in un motto un noto attore americano ben superiore alla media.

Ad esempio lo stato delle ferrovie ex concesse in Puglia abbiamo visto che è decisamente interessante e performante ed in quest'occasione ci occupiamo del piccolo gioiellino della FT FerroTramviaria Bari o altrimenti nota come Bari Nord o Ferrovia del Nord Barese semplicemente come Bari – Barletta. Innanzitutto precisiamo che si tratta davvero di una delle poche Ferrovie Concesse ancora rimaste in Italia in mano ai privati e non affidate con buchi finanziari enormi a Regioni, Comuni o Stato. Detto questo proviamo a descrivere in due righe la storia di una Ferrovia che ha sempre ragionato “al contrario” o meglio positivamente rispetto al trend generale nazionale.

Mappa della linea (esclusa la variante di Bari Palese e l’antenna di Bari San Paolo, documentati in mappa allegata alla seconda parte dell'articolo

La società FerroTramviaria nacque nel 1936 rilevando la gestione della Tramvia Bari-Barletta, aperta in varie tratte durante l’anno 1882 e sottoposta negli anni a vari cambi di gestione pur essendo nata con capitali belga, come di consueto nel nostro paese. Principale primo intento della nuova gestione fu la trasformazione della precedente omonima Tranvia a vapore Bari-Barletta in vera e propria Ferrovia elettrica a scartamento ordinario, lavori di trasformazione che iniziarono timidamente già sotto il precedente gestore nel 1928 ma arenatisi nel 1934 per mancanza di fondi. I veri e propri lavori intrapresi da FT iniziarono invece nel 1958 per concludersi nel 1964. Questo è già di per se uno dei pregi più importanti di questa ferrovia ovvero esser stata rilanciata in un momento in cui a livello nazionale molte concesse perivano sotto tagli e soppressioni, ovvero la Bari-Barletta fu concretamente l’esempio di quello che sarebbero potute altrettanto diventare numerose altre ferrovie concesse, per le quali vennero stilati progetti di ammodernamento anche se poi alla fin fine vennero soppresse. Ogni singolo caso di ferrovia ammodernata (si veda ad esempio anche la Trento – Mezzana) è stato un vero e proprio successo, se solo al tempo avessimo avuto crape maggiormente lungimiranti e meno piegate al soldo di una certa industria nazionale. La ferrovia viene così rilanciata e giunge ai nostri giorni con nuovi investimenti nel materiale rotabile, l’attivazione di numerosi progetti di varianti e raddoppi della sede ferroviaria.

FT FerroTramviaria gestisce dunque una linea di 70 km elettrificata a 3000v c.c. con scartamento ordinario, a semplice binario tra Bari Centrale e Fesca / San Girolamo e tra Ruvo e Barletta, a doppio binario sulla tratta Fesca / San Girolamo – Ruvo di 33 km cc.a. Il giorno 20 Luglio 2013 veniva attivata la cosiddetta variante dell’Aeroporto andando a servire una delle Aerostazioni più frequentate del meridione e prevedendo in un futuro ormai prossimo treni passanti in partenza da località RFI (ad esempio Foggia, Brindisi o Lecce) ed arrivando all’Aeroporto di Bari Palese direttamente senza alcun cambio. Precedentemente già veniva attivata anche l’antenna Fesca San Girolamo > Bari San Paolo (vedasi mappa nella seconda parte del messaggio) inaugurata il 22 Dicembre 2008 e che prossimamente dovrebbe essere prolungata alla fermata Cecilia situata a 5,6 km c.ca dal bivio Fesca / San Girolamo, tratta per i cui lavori sono in atto già da tempo.

Analogamente a quanto preparato per FAL Bari, proviamo dunque a fare “in ritardo” una passeggiata fotografica presso alcuni punti della linea, documentando determinate classi di rotabili sebbene siano passati ormai parecchi mesi dal momento in cui le stesse foto sono state scattate.

Tutte le fotografie sono del periodo 28 Aprile - 3 Maggio 2014.

001

002

003

004

005

006

007

 

008

009

010

011

012

013

 

Foto 001: nel 1963 FerroTramviaria per la nuova ferrovia ordinò 7 elettromotrici realizzate da OMS Stanga e TIBB che vennero classificate come serie EL 01/07 a cui fecero seguito nel 1964 ulteriori 2 elettromotrici EL 08 e 09 perfettamente identiche. Sono trascorsi ben 15 anni ed incredibilmente lo stesso progetto viene ripreso da FT che affida a Casaralta e TIBB la costruzione di 3 ulteriori elettromotrici simili alle precedenti ma nel... 1980! Classificate EL 10/12, rispetto alla serie d’origine tali macchine differivano per un nuovo tipo di respingenti e per i pantografi mono braccio del tipo Faiveley. Incontriamo l’elettromotrice EL 10 a Bari Centrale FT, dotata ancora della cosiddetta livrea “ex carrozze Z FS” applicata a tali rotabili a partire dal 1993 c.ca.

Foto 002: trascorre qualche anno e nel 1994 l’evoluzione delle elettromotrici aziendali fa un piccolo altro passo in avanti: vengono commissionate 3 elettromotrici al Gruppo Firema Trasporti il quale ancora una volta attraverso la consociata Casaralta consegnerà le matricole EL 13/15 appartenenti alla famiglia Tipo E 126 C, macchine comunque dotate di equipaggiamenti di trazione ABB, erede della storica TIBB. Possiamo osservare l’elettromotrice EL 14 già dotata della cosiddetta terza livrea aziendale, seconda per questo tipo di macchina in quanto sostanzialmente nata per gli elettrotreni serie ELT 200. Ci troviamo nella trincea di Bari Centrale FT, vero e proprio attuale collo di bottiglia della rete FT.

Foto 003: rimaniamo sempre nella stessa Stazione per documentare la gemella elettromotrice EL 13 la quale tuttavia è stata revisionata ed ha ricevuto una versione semplificata dell’ultima livrea aziendale attualmente in essere ovvero un color giallo limone acceso. L’elettromotrice ha anche ricevuto ad esempio i gocciolatoi sui finestrini laterali e si sta avviando verso la periferia addirittura accoppiata ad una delle elettromotrici più anziane ovvero la EL 10 che abbiamo già incontrato. E’ piuttosto interessante scoprire che rotabili realizzati nel 1963 e nel 1980 possano funzionare perfettamente con altri analoghi in servizio dal 1993. Ritorno alla mia consueta domanda retorica: perché ci sono invece così tanti problemi ad accoppiare un TAF ex Trenitalia con un TAF ex LeNORD ? Ai postumi l’ardua sentenza...

Foto 004: contemporaneamente alle elettromotrici nel 1963/64 e 1980 vennero fornite ad FT anche 8 rimorchiate di cui 6 negli anni sessanta (Rp 51/54 e 55-56) e 2 negli anni Ottanta (Rp 57-58) tutte accantonate negli ultimi anni. Non è il caso invece delle rimorchiate analoghe alle elettromotrici Tipo E 126 C di Firema Trasporti ovvero i rotabili Rp 59/61 realizzati nel 1994 sempre da Casaralta. Incontriamo la rimorchiata Rp 60 in buone condizioni e momentaneamente “abbandonata” in stazione tra un treno e l’altro, segnale anche ancora abbastanza recentemente tale ferrovia non utilizzava solo ed esclusivamente “materiale bloccato”, la rimorchiata tra l’altro mostra la cosiddetta livrea lanciata dagli ELT 200 nel 2004. Si presume che in quest’ultimi mesi si sia fortemente ridotta l’attività di queste rimorchiate, se non addirittura sono state accantonate con l’arrivo dei 5 elettrotreni ETR 452 consegnati nel 2014 ed in corso di consegna nel 2015, ovvero dei CAF Civity a 4 elementi simili agli ETR 563 in circolazione per conto Trenitalia Friuli Venezia Giulia.

Foto 005: nell’anno 2004 avviene il primo grande cambiamento in termini di materiale rotabile: vengono consegnati da parte di Alstom almeno 6 convogli a 3 casse classificati nella famiglia ELT 201/206, introducono una nuova livrea aziendale ed appartengono nella fattispecie alla famiglia Coradia del costruttore francese, in particolare rappresentano una sorta di parente a scartamento ordinario degli elettrotreni in servizio sulla ferrovia Trento – Mezzana di TT Trentino Trasporti. Possiamo osservare il primo esemplare della specie ovvero il convoglio ELT 201 in partenza da Terlizzi e diretto verso Bari. Si noti bene che non si tratta di un convoglio a pianale ribassato, fattore abbastanza insolito pur essendo un rotabile relativamente giovane.

Foto 006 e 007: ci troviamo al capolinea di Bari Centrale, il quale nel caso di FT FerroTramviaria è situato in trincea e giusto a fianco del capolinea analogo di FAL Bari posizionato invece in viadotto e la cui copertura è osservabile nelle foto in alto a sinistra. Tale Stazione è attualmente il vero collo di bottiglia della rete FT avendo a disposizione solo tre binari ed essendo accessibile solamente con un binario unico il quale sino a Fesca / San Girolamo corre al fianco della linea RFI per Foggia. Nella Stazione di Bari Centrale è ritratto l’elettrotreno ELT 205 (si noti i gradini ad espulsione esterna ed aperti) mentre un convoglio analogo è ripreso da un cavalcavia mentre sta effettuando la fermata di Bari Via Quintino Sella realizzata tra il viadotto FAL a destra, la rampa di Via Sella a sinistra che sottopassa il fascio RFI ed ove si possono notare ancora in opera i bifilari filoviari abbandonati ormai da decenni. Possibilità di raddoppio ? Pressoché impossibili..

Foto 008: avanziamo verso la periferia ed incontriamo sempre l’elettrotreno ELT 205 mentre osserva la fermata di Bari Via Crispi, la quale risulta essere semplicemente una banchina a lato del binario di corsa FT il quale a sua volta è posato a lato del doppio binario RFI diretto verso Barletta e Foggia. Proprio all’incirca in questo punto sempre in direzione periferia dovrebbe essere realizzata un’interconnessione seria tra FT ed RFI in modo tale da consentire ai treni provenienti da Brindisi e Lecce di proseguire verso l’Aeroporto di Bari Palese la cui fermata è situata su rete FT. Non solo ma consentirebbe l’attestazione ai binari tronchi RFI di Bari Centrale di numerosi servizi FT, alleggerendo i tre binari in trincea, attivi dal 1965 ed ormai insufficienti.

Foto 009 e 010: nell’anno 2008 FT si vede consegnare ulteriori 6 treni Alstom Coradia i quali vengono prontamente classificati in successione agli altri già esistenti ovvero nella serie da ELT 207 ad ELT 212. Tuttavia avviene una cosa particolare: al fine di incrementare l’offerta nell’anno 2010 Alstom consegna ulteriori 6 rimorchiate intermedie e proprio su questi ultimi 6 treni consegnati, pur mantenendo la stessa classificazione e gruppo dei precedenti, verranno dunque allungati essendo formati ora da 4 casse. Curiosamente la stessa soluzione non è stata estesa ai primi 6 convogli avendo così a disposizione lo stesso tipo di elettrotreno sia a 3 casse che a 4 casse. Documentiamo “i lunghi” cogliendo l’ELT 209 a Terlizzi diretto verso Andria e Barletta e l’ELT 210 a Bitonto diretto verso Bari. Si noti il marciapiede di banchina non a livello del piano di calpestio dell’elettrotreno...

Foto 011 e 012: a Barletta Scalo incontriamo l’elettrotreno ELT 211 durante un momento di pausa. La stazione terminale di Barletta FT tuttavia non è questa ma è situata al fianco dei marciapiedi RFI dell’o,omonimo impianto, sebbene distinto. Anche in questo caso per rendere la linea FT veramente “passante” si dovrà potenziare il solo e semplice raccordo in essere tra le due reti FT ed RFI. Il ricovero e manutenzione dei treni FT avviene in realtà a Barletta Scalo ovvero la prima stazione sulla linea FT verso Bari, capace di accogliere e ricoverare anche 6 elettrotreni contemporaneamente. Anche in quest’immagine si possono osservare i gradini ad espulsione necessari sugli ELT 200, tanto giovani quanto decisamente troppo alti ed adatto in realtà ad un servizio metropolitano. In aggiunta un’immagine degli interni, decisamente spaziosi vista la presenza di sedute 2+1 e grazie alla presenza di un ampio corridoio, altro aspetto che li rende molto utili appunto sui servizi metropolitani.

Foto 013: negli ultimi 6 anni sono giunti ben 9 elettrotreni di vario genere e se invece consideriamo il decennio possiamo dire che dal 2004 ad oggi sono giunti ben 21 elettrotreni quando in realtà nei precedenti quarant’anni di esercizio sono bastate appena 15 elettromotrici. Anche da questi numeri si evince l’esplosione del servizio FT grazie all’estensione del servizio metropolitano per Bari San Paolo ed alla attivazione della variante di Bari Palese Aeroporto. Sempre nell’angusta Bari Centrale FT andiamo a documentare fianco a fianco l’elettrotreno ELT 204 di Alstom con uno Stadler FLIRT appartenente alla famiglia ETR 342, in particolare il treno TR02, gruppo di rotabili che andremo a descrivere nella prossima parte dell'articolo.

FT FERROTRAMVIARIA: FORSE LA CONCESSA PIU' PERFORMANTE D'ITALIA (2a PARTE)
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Proseguiamo in questa seconda parte del viaggio nel mondo di FT FerroTramviaria Bari, non prima di aver documentato le linee attivati in quest’ultimo decennio:

Proseguiamo nell’esplorare ancora qualche tipo di materiale rotabile ed alcuni punti caratteristici della linea.

Tutte le fotografie sono del periodo 28 Aprile - 3 Maggio 2014.

014

015

016

017

018

019

020

 

021

022

023

024

025

026

 

Foto 014: questo è uno degli spettacoli alla quale è possibile assistere alla Stazione di Bari Centrale FT più volte durante il giorno: la gestione dell’elevato numero di treni sulla tratta a binario singolo tra Fesca / San Girolamo e Bari Centrale è gestita in maniera molto semplice: a circolo continuo prima partono i tre treni in direzione periferia (Barletta, FM1 per San Paolo, FM2 per Bitonto via Aeroporto) indi entrano i tre treni in arrivo dalle stesse località, visto e considerato che la tratta tra Fesca e Bari Centrale non è poi così del tutto corta. In Stazione possiamo dunque osservare gli elettrotreni ETR 201 e 205 a 3 casse e l’elettrotreno ELT 212 a 4 casse pronti a partire, a sinistra in alto la copertura della Stazione FAL omonima.

Foto 015: ulteriore passo successivo nel materiale, anche se non ultimo: tra il 2008 ed il 2009 FT riceveva 4 elettrotreni Stadler FLIRT a 4 casse i quali originariamente vennero classificati come ETR 340 da 101 a 104. Successivamente l’azienda li ha riclassificati in quanto i primi due 101 e 102 sono divenuti ora ETR 341 TR01 e TR02 avendo ricevuto un allestimento di 1° Classe per i cosiddetti servizi dell’effimero Consorzio Acquario costituito tra Trenitalia Puglia ed FT per l’effettuazione di treni veloci tra Bari e Lecce, in seguito soppressi causa scarso successo commerciale. Al contrario i due treni successivi (103 e 104) sono divenuti ETR 342 TR01 e TR02 e sono utilizzati promiscuamente sui servizi della rete interna FT ove ad esempio incontriamo l’ETR 342 TR02 in partenza da Bari Centrale per Barletta.

Foto 016 e 017: analogamente è possibile incontrare gli stessi ETR 342 anche sulla relazione FM2 da Bitonto per Bari Centrale via Aeroporto Palese, come ci documenta lo stesso treno TR02 pronto a partire da Bitonto verso Bari. Se la memoria non ci inganna inoltre esiste un’altra importante differenza tra ETR 341 ed ETR 342 ovvero i primi presentano una sola porta di accesso sugli elementi intermedi del convoglio, mentre i secondi, come è anche osservabile in alcune immagini allegate, sono dotati di due porte di accesso per ognuno dei due elementi intermedi del convoglio. Possiamo osservare l’allestimento interno di un ETR 342, chiaramente differente rispetto agli ETR 341 di cui abbiamo avuto la fortuna di incontrare un solo esemplare quando era ancora marcato ETR 340 101 ed era utilizzato in prova su un tronchino della Stazione di Chiasso RFI nel Marzo 2009 (vedasi precedente articolo), in attesa di essere consegnati in Puglia visto che gli stessi inizieranno ad effettuare gli effimeri servizi Acquario per Lecce solo a partire dal Dicembre successivo.

Foto 018: a Bitonto è presente una piccola rimessa situata lato Bari, nata per dare ricovero ad almeno 4 elettromotrici “originali” o meglio a due coppie EL+Rp Elettromotrice con rimorchiata. Vi troviamo in sosta un elettrotreno imprecisato Stadler molto probabilmente appartenente alla famiglia ETR 342 il quale a causa della lunghezza non riesce ad esser completamente ricoverato al coperto. Al contrario sul binario adiacente è possibile indovinare all’interno la sagoma di una elettromotrice originale o appartenente alla flotta EL01/EL12. Potrebbe eventualmente trattarsi dell’elettromotrice EL03 la quale è stata sottoposta a revamping onde rinascere come elettromotrice per diagnostica. Da notare l’armamento decisamente esile, in particolare anche del binario sulla quale è passato il non tanto leggero FLIRT...

Foto 019 e 020: passiamo ad un caso decisamente interessante e molto poco noto: in Italia esiste un solo caso di carrozze MDVC costruite per un esercente che non sia FS Trenitalia... ed è proprio FT FerroTramviaria !! Nel 1992 vennero immesse in servizio 4 carrozze MDVC Media Distanza Vestiboli Centrali curiosamente dotate di livrea richiamante decisamente la tipica colorazione delle carrozze Z in epoca FS. Tali 4 vetture vennero classificate nB01 / nB04 ed abbinate al locomotore Le 101 onde effettuare i treni maggiormente frequentati. Tuttavia l’idea col passare degli anni e l’introduzione degli elettrotreni ELT 200 ha perso di valore e le 4 vetture pur avendo ricevuto una “ripassata” con la seconda livrea sono state accantonate presso la Stazione di Terlizzi, in due angoli differenti.

Foto 021 e 022: la Stazione di Bari Aeroporto è stata realizzata su una variante a doppio binario di circa 7,7 km attivata nel Luglio 2013, aprendo contemporaneamente la fermata Europa. L’aeroporto barese si aggiunge così alla lista delle Aerostazioni italiane collegate e servite dalla ferrovia la quale annovera Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Cagliari Elmas, Palermo Punta Raisi, la qui citata Bari ed ha da poco perso il caso di Pisa. L’idea della stessa FerroTramviaria Spa è di utilizzare il collegamento ferroviario aeroportuale a livello regionale istituendo collegamenti diretti tra l’Aeroporto e come minimo Brindisi, Lecce e Taranto da un lato, magari rivalutando i non tanto fortunati ETR 341 ed in attesa della realizzazione di una vera e propria interconnessione a Bari.e non di un solo semplice raccordo FT / RFI. Chi volerà vedrà, ehm scusate chi vivrà vedrà...

Foto 023: una particolare immagine la dedichiamo ad un tipo di convalidatrice di titolo di viaggio che neanche mai abbiamo osservato nel tanto progredito estero, simbolo di una ferrovia che cura ogni minima cosa nei particolari: chi accede ai servizi ferroviari da Bari Aeroporto deve per forza convalidare un titolo di viaggio particolare dotato di QR Code da sottoporre alla particolare convalidatrice ritratta nell’immagine. E’ il primo caso che ci capita di osservare a livello trasportistico e ricordiamoci che si tratta di un'immagine dell’Aprile 2014 ed il servizio probabilmente è attivo dal Luglio 2013. Va dato atto che qualcosa di simile lo vedremo a Milano per conto ATM solo nel Maggio 2015, in occasione di Expo 2015, a solo come eventuale opzione poco pubblicizzata tra l’altro e non come vero e proprio unico sistema di convalidazione.

Foto 024 e 025: soffermiamoci ancora sulla particolare fermata di Bari Via Quintino Sella, ricavata tra un ponte, un viadotto, una trincea ed anche se non al massimo dell’accessibilità comunque capace di mettere in comunicazione diverse zone a monte ed a valle del grande fascio binari RFI di Bari Centrale. Nell’immagine ritraente il binario possiamo scorgere la linea che lentamente risale verso la periferia, nell’altra immagine possiamo osservare “il quadrato” dal quale a destra sbucano i treni per dirigersi verso Bari Centrale alle nostre spalle. La fermata è poco distante dall’impianto di Bari Centrale FT, trattandosi sostanzialmente di poche centinaia di metri.

Foto 026: concludiamo con una piccola citazione alla vecchia tranvia Bari Barletta, nata a scartamento ridotto 750mm ed a vapore nel 1882 e dismessa a tratti entro il 1959. Tale tranvia economica è diventata ora una ferrovia fiore all’occhiello nel sistema trasportistico su ferro della Regione Puglia ed è a tutt’oggi una delle poche ferrovie in Italia ad essere ancora di proprietà privata e veramente in concessione. Quella che state osservando in realtà é la vecchia Stazione di partenza della Tranvia situata a Bari in Piazza Disfida di Barletta, servita dal tram di città sin dal 1910 e dismessa entro il 1959. L’edificio sopravvive ancora oggi mentre gran parte dell’area dell’impianto è stata ceduta ad altri proprietari.

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE (ARTICOLI E NOTIZIE)

Contatore visite gratuito