BUSITALIA PADOVA: FINALMENTE E' NATA UN'UNICA AZIENDA TRA I GRANDI DOTTORI
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti
- Articolo del 16.10.2016 -

Ritorniamo a Padova dopo poco più di un biennio per scoprire e documentare sostanzialmente una grossa novità: il 20 Gennaio 2015 ufficialmente è stata costituita Busitalia Veneto S.p.A. la quale risulta essere controllata per il 55% da Busitalia Nord – Gruppo FS e per il 45% da APS Holding. Nella nuova Busitalia Veneto è pertanto confluito gran parte del servizio urbano ed extraurbano gravante sulle Province di Padova e Rovigo diventando così una realtà capace di avere una percorrenza di più di 25 milioni di km annui contando su 950 dipendenti, 640 autobus ed ovviamente 16 tram con un fatturato di 90 milioni di €uro e 48 milioni di viaggiatori l’anno.

Da un punto di vista più tecnico e della flotta autobus, le principali novità da segnalare riguardano la realtà urbana, per intenderci in APS prima e Busitalia poi, bisogna segnalare in particolare l’arrivo di alcuni nuovi veicoli rispetto al nostro ultimo precedente passaggio, sostanzialmente riassumibili nei 14 esemplari come di seguito:
- 3 esemplari BMB BredaMenarinibus Avancity Plus SNU CNG snodati serie 520/522 del Settembre 2014
- 2 esemplari BMB BredaMenarinibus Avancity Plus LU CNG serie 616-617 del Dicembre 2014 (a completamento serie 601/615)
- 2 esemplari IIA BredaMenarinibus Citymood 12 CNG serie 618/625 del Febbraio 2016
- 7 esemplari Mercedes O 530 Citaro C2 serie 2011/2017 del Giugno 2016 (da appurare e confermare l’esistenza della matricola 2011).

E’ interessante precisare che i Mercedes Citaro C2 serie 2010 risultano essere effettivamente i primi veri e propri esemplari ordinati dalla nuova gestione Busitalia, analogamente a quanto successo ad esempio presso ATAF Firenze, UM Busitalia Perugia e nella vicina Rovigo. Al contrario nel settore extraurbano non vi sono da segnalare ulteriori nuovi arrivi se non banalmente da ricordare la serie 6000 costituita da Mercedes Intouro 12 consegnati tra le varie realtà italiane costituenti un tempo il gruppo SITA e quindi soprattutto in Toscana e Veneto.

Proviamo dunque a fare una passeggiata in due parti, segnalando piccole e grandi novità tra il più interessante urbano ed il meno rinnovato extraurbano....

Le fotografie sono tutte del 8 Ottobre 2016.

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Foto 001: Padova vede circolare una piccola flotta di BMB BredaMenarinibus Vivacity Plus CU CNG alimentati a metano che avevamo già documentato in passato anche se non su tale servizio: si tratta di 4 esemplari serie 212/215 del Maggio 2014 in passato impegnati sulla linea 1 “Diretto Fiera Centro” (servizio ora non più esistente a quanto pare) o sul Telebus, servizio garantito nei giorni Festivi a prenotazione telefonica, probabilmente confermato anche dalla nuova gestione. Tuttavia in quest’occasione incontriamo in Riviera Tito Livio la matricola 215 impegnata sulla linea 2 denominata Bus dell’Arte un tempo affidata agli Europolis, è curioso come con tale definizione della linea si voglia attrarre i turisti anche se effettivamente non si intuisce il percorso o capolinea del servizio.

Foto 002: gli snodati urbani “patavini” al momento attuale risultano essere 18 esemplari, di cui due terzi rappresentati soprattutto da Irisbus 491.18.31 Cityclass (12 esemplari) a cui bisogna aggiungere 3 esemplari BMB BredaMenarinibus Avancity Plus SNU CNG e 3 esemplari Irisbus Citelis 18 CNG. Al momento attuale possiamo dunque affermare che tutti gli esemplari snodati sono alimentati a metano CNG mentre in passato per un certo periodo nel primo decennio dell’attuale secolo sono esistiti 4 esemplari MAN NG 272 acquistati usati. Resta un mistero invece sul perché siano poco utilizzati Citelis 18 ed Avancity Plus snodati, assolutamente non avvistati durante la nostra giornata di visita. La matricola 515 è impegnata sulla linea 10 mentre transita in Corso Garibaldi, i Cityclass snodati ereditati da APS sono stati consegnati nel biennio 2004/2006 come serie 505/516 ed originariamente presentavano livree leggermente differenti in base alle varie sottoserie, la 515 appartiene all’ultimo sottogruppo 513/516 dell’anno 2006.

Foto 003: a Maggio dell’anno 2014 venivano introdotti a Padova 15 esemplari BMB BredaMenarinibus Avancity Plus LU CNG serie 601/615 che andavano a contrapporsi alla gigantesca flotta di oltre 80 esemplari Cityclass 12 CNG serie 800. La nuova livrea biancorossa ha avuto decisamente breve vita in quanto a seguito della fusione con Busitalia Veneto (ex SITA) l’identità APS è andata perduta ed anche a Padova si sta estendendo la livrea “pendolare” Busitalia a sua volta adottata anche dalla Regionale di Trenitalia e probabilmente già abbandonata in seguito alla nuova commessa di treni Coradia e Caravaggio. In rappresentanza di un veicolo che avevamo già ampiamente documentato nella precedente visita, abbiamo scelto la capostipite matricola 601 colta sulla linea 5/ e ritratta in un elegante scorcio di Riviera Businello, non distante dalla Basilica del “Santo”. Ed abbiamo davanti la prima livrea degli Avancity Plus...

Foto 004: ed ecco il punto di giunzione tra “vecchia era” APS e “nuova era” Busitalia: nel Dicembre 2014 a completamento anche della citata precedente serie, BMB BredaMenarinibus consegnava due ulteriori esemplari Avancity Plus LU CNG matricole 616 e 617 ufficialmente immatricolati poco prima del Natale 2014, le quali a differenza delle precedenti presentano la livrea Busitalia come ci dimostra la matricola 616 ritratta mentre sbuca nel Prato della Valle come linea 16 diretta a Rio. Essendo Busitalia Veneto nata poco meno di un mese dopo la loro consegna, è probabile che tali vetture siano state pellicolate successivamente nella livrea Busitalia anche se non ne abbiamo la certezza in quanto sinora non sembra che altri veicoli della serie 601/615 siano stati ripellicolati con la nuova livrea. E con questa documentiamo la seconda livrea, nella seconda parte analizzeremo la terza livrea con la quale gli Avancity Plus si possono osservare a Padova...

Foto 005: nel Febbraio 2016 Padova ha visto arrivare i nuovi Citymood realizzati a questo punto ancora da quello che potremmo definire IIA BredaMenarinibus in quanto a differenza degli esemplari di AMT Genova, presentano ancora il vecchio cavallino rampante sul frontale nonché la scritta BredaMenarinibus sul frontale. Consegnati in 8 esemplari serie 618/625, risultano essere la “quarta era” dell’alimentazione a metano a Padova dopo Cityclass, Citelis ed Avancity Plus. La matricola 618 è ritratta anch’essa sulla linea 16 in Riviera Ruzante e diretta a Rio, una lunga relazione Nord Sud con diverse diramazioni tra le quali una destinata al quartiere che sicuramente non avrà nulla in comune con le famose “spiagge bianche di Rio”.

Foto 006 e 007: sulla linea 6 incontriamo invece le matricole 620 e 622 anche se decisamente i Citymood non si tirano indietro nel farsi notare, a differenza dei quasi inesistenti e fantasmi Citelis 10, 12 e 18 nonché Avancity Plus 18. La linea 6 è invece una trasversale Est-Ovest transitante presso la Stazione, da un lato raggiunge Via Lagrange ove è diretta la matricola 620 in Corso Garibaldi, dall’altro raggiunge Via Boccaccio tra il centro città e la Zona Industriale anche se tuttavia la corsa effettuata dalla matricola 622 sembra esser limitata a qualche fermata prima ovvero al capolinea del Quartier Terranegra, mentre l’indicazione Via Cave dovrebbe far riferimento ad un differente itinerario intrapreso e già percorso da questa vettura tra Via Lagrange ed il centro città.

Foto 008: Padova ha in dotazione almeno 13 esemplari Iveco ed Irisbus 491.12 Cityclass ad alimentazione tradizionale, i quali sostanzialmente insieme ai BMB BredaMenarinibus M 240 LU rappresentano ormai lo zoccolo più anziano della flotta urbana. La matricola 747 appartiene ad una piccola serie 746/749 consegnata nell’anno 1997 e costituita da 491.12.27 originariamente a quanto pare ordinati per Zurigo in Svizzera e poi non consegnati, nati in livrea completamente arancio come ci mostra proprio la matricola nell’immagine anche se abbiamo traccia che alla matricola 748 è stata applicata la livrea bianco arancio. La nostra merita di essere documentata in quanto si tratta di un veicolo prettamente urbano insolitamente utilizzato sulla linea suburbana M per Montegrotto Terme, servizi solitamente affidati a Busotto New, Moovy e Crossway LE.

Foto 009: durante l’anno 2001 sull’urbano di Padova facevano la loro comparsa 14 esemplari BMB BredaMenarinibus M 240 LU serie 750/763, le quali attualmente risultano essere ormai utilizzate come rinforzi, scorte e riserve. La matricola 752 ad esempio è impegnata su una linea non rimasta impressa sull’indicatore al momento dello scatto del fotografo (perdonatemi, non la ricordo a memoria) mentre da Corso Garibaldi si dirige verso le Riviere. In passato abbiamo osservato tali vetture sulle linee 4, 7, 19 e 24 ed anche sulla suburbana A per Abano. Sullo sfondo il Palazzo delle Poste e Telefoni di Padova il quale dopo poco più di un secolo di esistenza è stato ceduto a privati, sullo sfondo a destra Palazzo Zuckermann ed il relativo Museo di Arti Applicate.

Foto 010: durante l’anno 2001 giungeva curiosamente un singolo esemplare Iveco 491.12.29 Cityclass che ricevette la matricola 764, la leggenda vuole che sia stato un esemplare rifiutato nell’ambito della coeva commessa per ATAC Roma, lo documentiamo finalmente per la prima volta avendo per l’appunto una storia del tutto particolare, tende anzi a mischiarsi con gli altri esemplare simili anche se tuttavia si differenzia per alcuni particolari tra cui il tipo di indicatore elettronico frontale, la presenza ancora del marchio Iveco e del pacco condizionamento. Incontriamo il mancato romano sulla linea 9 mentre si approssima alla Stazione ed essendo ormai al capolinea.

Foto 011: da un esemplare unico ad un altro: sempre nello stesso anno, il 2001, APS Padova riceve anche la matricola 765 ovvero quello che risulta essere l’unico Scania Omnicity padovano il quale pur essendo unico viene comunque utilizzato in servizio e non messo da parte. Lo incontriamo a poche centinaia di metri dalla Basilica di Sant’Antonio (nato a Lisbona ma famoso per Padova) mentre è impegnato sulla linea 3 diretto alla Stazione. Sostanzialmente era poco meno di un decennio che non lo incontravamo in quanto sinora il nostro primo e per ora unico avvistamento risaliva al Settembre 2006. E’ curioso osservare come a Padova si preferisca mandare in giro esemplari unici piuttosto che i comuni Citelis 10 e 12 sostanzialmente veri e propri fantasmi. Oppure nel personale di guida dell’urbano patavino vi deve essere un profondo odio verso i Citelis...

Foto 012: per completare la breve descrizione della famiglia dei Cityclass proviamo a descrivere la serie 766/773 ovvero 491.12.29 dell’anno 2002 consegnati già con “delfinetto” Irisbus. Tali 8 macchine vennero consegnate senza impianto di condizionamento e senza sono rimaste, incontriamo la matricola 772 la Capolinea Nord del Translohr ovvero Pontevigodarzere presso il quale effettuano capolinea attualmente le linee 4 e 19, la prima sulla quale sta effettuando servizio la nostra è un servizio diretto alternativamente a Bragno o a Cadoneghe, la seconda si dirige invece verso Saletto o Tavo, raggiungendo in quest’ultima località probabilmente il punto più settentrionale della rete urbana padovana.

Foto 013: classico episodio imprevisto documentato per puro caso: intorno all’ora di pranzo spunta nei dintorni della Stazione la matricola 16 ovvero il classico autocarro per il Pronto Soccorso Autobus. Non sappiamo dove sia diretto ma sappiamo che per tornare in deposito con l’eventuale vettura guasta dovrà pur tornare da queste parti vista la posizione geografica del deposito originale APS. Alla fine scopriamo che il mezzo di soccorso è andato a recuperare guarda caso il Cityclass matricola 832 (primo della seconda sottoserie 832/852 del 2005) che ancora presenta le nuvolette azzurre sulla zona bombole nell’imperiale. Un Iveco che traina un Iveco, lascia adito a numerose considerazioni...

Proseguiamo con una seconda parte sempre su Busitalia Veneto, spostandoci sempre più verso il settore suburbano ed extraurbano, ora finalmente inglobato sotto le vesti di un’unica azienda....

Le fotografie sono tutte del 8 Ottobre 2016.

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Foto 014 e 015: una delle macchine che non hanno avuto molta fortuna in Italia ma che tuttavia a Padova sembra aver avuto un discreto successo è sicuramente il CAM Autodromo Busotto New. Tale macchina venne realizzata dai modenesi per APS Padova in 9 esemplari nell’anno 2003 ovvero quando ormai la carrozzeria emiliana stava esalando gli ultimi respiri. La serie venne classificata da 774 a 782 ed essendo dotati di 2 sole porte gioco forza sono stati assegnati sulle linee dei Colli, storicamente gestite da ACAP prima ed APS poi pur essendo servizi suburbani, diretti sostanzialmente ad Abano e Montegrotto Terme. Scopriamo in realtà una piccola novità: la matricola 782 è stata portata in livrea biancorossa prima del 2014 si presume, eccola ritratta in Autostazione. Per paragone alleghiamo immagine anche della gemella 781, ritratta in un servizio della linea M diretta a Montegrotto.

Foto 016: effetti della fusione: in passato era assai difficile incontrare veicoli di APS presso l’Autostazione di Padova, ora a quanto pare invece vi sono attestate alcune linee urbane oltre che i servizi suburbani “letterali” per i Colli. La matricola 840 è uno degli 82 Cityclass padovani alimentati a metano CNG ed in taglia 12m, appartenenti alla serie 801/882 consegnati in varie tappe nel triennio 2004/2006, in particolare la nostra appartiene alla sottoserie 832/852 del 2005 sebbene a differenza della già citata 832 ha perso anche la livrea “a nuvolette” sull’imperiale in zona bombole. Le linee urbane che si attestano in Autostazione dovrebbero essere la 14 per Ponte San Nicolò e la 24 per Mandriola, sulla quale è proprio ritratta la nostra.

Foto 017 e 018: i primi e veri propri autobus completamente ordinati e messi in servizio per conto di Busitalia Veneto risultano essere 7 esemplari serie 2011/2017 ovvero Mercedes O 530 Citaro C2 classificati con una numerazione più consona al mondo SITA, presentando la classica livrea Busitalia ed anche la classica grafica per le matricole tipica degli ultimi anni di Busitalia, a differenza delle “matricole giganti per miopi” utilizzate da APS Padova in passato. La matricola 2012 è ritratta in Riviera Businello mentre effettua servizio sulla linea 12 presso la fermata del “Santo”, dotata di banchina centrale ove i Translohr alzano / abbassano il pantografo, la matricola 2015 è ritratta invece nella parte meridionale del Prato della Valle, impegnata anch’essa nello stesso servizio.

Foto 019: passiamo al settore extraurbano: a Padova è assai interessante come sia possibile incontrare un numero elevato di Iveco 391.12.29 Eurorider carrozzati Dalla Via, in loro rappresentanza abbiamo scelto la matricola 1386 ritratta in Corso del Popolo mentre effettua una corsa diretta a Vo’ (nome ben inusuale per un paese...). La macchina appartiene alla sottoserie 1384/1390 dell’anno 2001, ovvero 7 macchine che fecero seguito alla più corposa serie di 21 esemplari serie 1316/1336 del 1999 ed alla semplice coppia di matricole 1347-1348 consegnate nel periodo di tempo intercorso tra le due serie citate, il tutto per un totale di 30 esemplari. Le due serie del 1999 e 2001 si differenziano inoltre per il posizionamento della fascia grigia nella zona del frontale.

Foto 020: non si può tornare da Padova e non documentare una macchina unica nel suo genere in tutta Italia: nel panorama nazionale solo infatti la rete veneta di SITA, attuale Busitalia Veneto, ha in dotazione la rarissima versione snodata del Noge Touring realizzata su meccanica MAN, decisamente unica nel suo genere e consegnata in appena 4 esemplari durante l’anno 2003 come serie 1824/1827. Tali macchine idealmente fanno il paio con gli altrettanto rari MAN De Simon Intercity snodati di ACTV Venezia della Provincia attigua, costituendo di fatto una coppietta davvero unica e tipica del Veneto in quanto completamente inesistenti da altre parti. Sarebbe curioso ed interessante sapere se Noge ha realizzato anche altri esemplari del genere, magari per aziende spagnole. Da ricordare che tali macchine hanno 2 sole porte, una per ogni cassa ed al centro dell’anteriore è presenta una sorta di sportello apribile, decisamente curioso.

Foto 021: proseguiamo con un altro modello che pur essendo noto è assai raro e poco diffuso nel mondo Busitalia, lo avevamo documentato in passato ma estremamente male e da visuale inopportuna. A quanto pare nella vasta flotta della SITA intera sono presenti 2 soli esemplari Setra S 315 NF Multiclass aventi numero 3139 e 3140 in quanto consegnati alla sottorete del Veneto nell'anno 2001. Incontriamo e documentiamo finalmente per bene la matricola 3140 impegnata in una corsa per Casalserugo e Brusadure, quest’ultima tra l’altro è una località toccata dalla sola linea S035 con appena 4 corse nei giorni Feriali, località situata a sud di Padova ed indicativamente tra Piove di Sacco e Bovolenta.

Foto 022: per conto SITA li abbiamo sempre ben documentati in Toscana, persino in Campania ed a Rovigo, tuttavia finalmente ne immortaliamo uno a Padova: a seguito della scissione di SITA in Busitalia Nord e SITA Sud probabilmente il gruppo è stato sezionato, originariamente possiamo tuttavia affermare che gli Irisbus Karosa Axer realizzati nel 2005 sono stati ben 55 esemplari immatricolati nella serie 4145/4199. La nostra 4197 è pronta per una corsa diretta a Villaguattera, località posta nei pressi della ferrovia per Vicenza tra Padova e Mestrino posta a 30 minuti dall’Autostazione patavina, ben servita nei Feriali e dimenticata nei Festivi.

Foto 023: ulteriore esempio di applicazione del concetto di fusione (duretto da capire per i lombardi...): anche in questo caso gli Arway di Irisbus appartenenti al mondo SITA sono maggiormente famosi e diffusi in Toscana, eppure esiste anche una piccola flotta distaccata in Veneto. Si tratta della serie 4565/4571 del 2008 ove esattamente solo uno di essi risulta essere un Crossway (matr. 4569) mentre i restanti risultano essere Arway. Una prima macchina, la 4566 l’avevamo già incontrata nella vecchia Autostazione di Padova nel Gennaio 2009, ora ritroviamo la 4565 mentre entra in Corso Garibaldi niente meno che effettuando servizio sulla linea M in precedenza gestita da APS Padova ed indicata effettivamente come linea “Urbano M”. Ucci ucci, a quanto pare siamo a corto di Moovy e Busotto New...

Foto 024: un' altra macchina in giovane età e già in precedenza documentata sia in Toscana che in Veneto è l’elegante Scania Irizar I-4, consegnato in almeno 49 esemplari tra il 2009 ed il 2012 andando ad esser vestito con più livree tra cui la blu ministeriale (soprattutto in Toscana) e la biancoverde (soprattutto in Veneto). In una delle corsie dell’Autostazione incontriamo la matricola 4620 seguita dalla 4616. La prima è diretta niente meno che ad Adria come linea S001 (dalla quale alcune corse proseguono sino a Codigoro!) la seconda invece è diretta a Ca’ Bianca, località posta sulle rive dell’Adige non lontano da Stanghella ed oltre Monselice. Da notare la differente posizione della matricola e del marchietto Scania.

Foto 025: ed ecco finalmente la terza livrea degli Avancity Plus presente nell’ambito della flotta unificata Busitalia Veneto, tra l’altro anche in questo caso documentiamo una versione che ci è sempre scappata in passato. Esclusi gli Avancity Plus in arrivo da APS, originariamente SITA Veneto aveva in dotazione 7 esemplari Avancity Plus tutti del 2010 di cui 4 suburbani LS (serie 5241/5244), 1 urbano LU (matr. 5245) e 2 urbani LU a metano CNG (matricole 5251 e 5252). La versione a metano CNG se vi ricordate l’avevamo documentata a Rovigo nel Settembre 2014 (vedi precedente articoli) mentre in passato non avevamo mai immortalato la serie 5241/5245. Proprio la capostipite 5241 è pronta a partire con una corsa della linea già citata per Villaguattera avente una percorrenza di soli 30 minuti. Da ricordare che durante una nostra visita alla BMB BredaMenarinibus di Bologna nel Marzo 2010 documentammo la costruzione proprio di tale piccolo lotto (vedi precedente articolo sull’argomento).

Foto 026: al momento attuale e come già abbiamo visto in Toscana ed Umbria, i Mercedes Intouro di Busitalia dovrebbero essere come minimo almeno 51 esemplari limitandoci alla sola serie 6000, se non forse di più contando ulteriori sottoserie come il gruppo di macchine nella serie 3650. In rappresentanza del folto gruppo veneto abbiamo scelto la matricola 6015 ritratta nei pressi della Stazione mentre anch’esso viene utilizzato sulla linea M in precedenza sino al 2015 gestita direttamente da APS Padova. La presenza di macchine extraurbane su linee suburbane è proprio uno degli esempi più lampanti del processo di fusione avvenuto a Padova. Non è ben chiaro come siano suddivisi gli Intouro tra Veneto e Toscana, sicuramente nella Provincia di Sant’Antonio dovrebbe operare la serie 6001/6017, la serie 6020 è assegnata in Toscana (cambia anche la colorazione del frontale) mentre ulteriori macchine intorno alla decina 6040 sembrano essere di nuovo assegnate in Veneto.

MOM TREVISO: UN OSPITE CHE DATA L’ETA’ MERITA UN CAMEO...

Foto 027: l’argomento principale è sicuramente Padova e la fusione di APS e SITA in Busitalia Veneto, tuttavia consentitemi di documentare un vecchio leone che risulta essere ancora attivo dopo oltre 27 anni di onorato servizio. Nel primo pomeriggio a Padova compare la matricola 8012 di MOM Treviso ovvero un Inbus AID 280 FT del Luglio 1989 consegnato come originale serie 73/75 di CTM Castelfranco Veneto, in particolare ci troviamo davanti alla matricola 74 CTM tanto che ancora la matricola CTM compare sul primo vetrino della fiancata porte. E’ impressionante dunque scoprire come ci siano ancora macchine del genere attive in Veneto, quando spesso si pensa che gli ultimi Inbus snodati si siano definitivamente fermati nelle Marche. Coraggio leone, non mollare!

 

 

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