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Trenitalia: 17 nuovi treni serie Minuetto ritirati dal servizio regionale ferroviario

sintesi di Christian Bizzi; fonte dati: "Il Sole 24 Ore Trasporti" del 20 ottobre - 3 novembre 2007

 

Problemi ai treni serie Minuetto di Trenitalia: sono ben 17 i convogli (elettrici e Diesel) che sono stati rimandati al costruttore, la Alstom, per una riparazione speciale. L'anomalia non ha compremesso la sicurezza per i viaggiatori, ma sicuramente è alquanto grave da costringere TRENITALIA ad una prima serie di interventi manutentivi ravvicinati e infine il ritiro dal servizio regionale. Il problema è l'anomalo consumo dei bordini delle ruote (il bordino della ruota è il bordo a risalto interno del cerchione che serve a mantenere gli assi ferroviari sulle due rotaie).

Il caso è iniziato ai primi di ottobre con uno stringato comunicato di TRENITALIA che preannunciava che su alcune linee Piemontesi il servizio ferroviario veniva sostituito con autobus nel periodo 8 ottobre 2007 – 15 gennaio 2008, per consentire alla ditta Alstom di provvedere a eseguire interventi di modifica e riparazione dei treni Minuetto.

Secondo TRENITALIA e Alstom, l'eccessivo consumo dei bordini ha interessato 11 convogli diesel utilizzati in Piemonte e in Valle D'Aosta e 6 convogli elettrici della flotta siciliana. Secondo voci non ufficiali, invece, sembrerebbe che anomalie simili vi siano anche sui convogli in servizio sulla linea Roma-Pescara, anche se non accentuate. Nessuno degli altri treni utilizzati dalle altre imprese ferroviarie regionali ha invece dato fino ad oggi problemi. Ricordiamo che i treni serie Minuetto delle altre imprese ferroviarie sono così ripartiti: 10 convogli elettrici a Gruppo Torinese Trasporti, 6 Diesel a Trentino Trasporti, 4 elettrici a FAS-SANGRITANA – 4 elettrici a FCU-CENTRALE UMBRA – 4 elettrici a LFI-FERROVIARIA ITALIANA, 6 elettrici alla Bari-Barletta, 3 elettrici alla Città di Salerno e 2 elettrici ad ACTM.

I treni serie Minuetto appartenenti a TRENITALIA sono così ripartiti: 47 in Piemonte (37 Diesel e 10 elettrici), 20 in Veneto (14 Diesel e 6 elettrici), 10 in Friuli Venezia Giulia (5 Diesel e 5 elettrici), 6 in Emilia Romagna (tutti elettrici), 20 in Toscana (14 Diesel e 6 elettrici), 4 nel Lazio (tutti elettrici), 23 in Campania (12 Diesel e 11 elettrici), 4 per Marche, Abruzzo e Puglia (tutti elettrici), 40 in Sicilia (10 Diesel e 30 elettrici) e infine 4 in Sardegna (tutti Diesel).

Il consumo dei bordini è un fatto del tutto normale, come accade per gli autoveicoli che hanno in battistrada dei pneumatici che si usura, ed è dovuto allo sfregamento del bordino stesso sulla parte interna del fungo della rotaia nelle curve (più le curve hanno il raggio stretto e il carrello dei veicoli un passo rigido lungo, più il fenomeno è accentuato); proprio per questo motivo periodicamente  gli assi vengono torniti per riportare la misura dei bordini alla normalità (la loro misura non deve mai scendere al di sotto di 20-22 millimetri).

La vicenda crea non poche preoccupazioni a TRENITALIA; i treni dal costo di 3,9 mln\€ sono nuovi e avevano già avuto dei problemi in passato con il software di bordo e altri particolari misti.

TRENITALIA, che dal canto suo preferisce non commentare la vicenda, ricorda che la garanzia dei veicoli con Alstom è quinquennale, ma occorre considerare che i disagi createsi con la Regione Piemonte vanno trasformati in penali da pagare. Alstom sottolinea che 2 degli 11 convogli piemontesi sono già stati riparati e riconsegnati a TRENITALIA, mentre gli altri lo saranno entro il 20 dicembre.

Proprio in questi giorni 2 Minuetti  Diesel, quello che ha manifestato l'anomalia in maniera più accentuata e quello migliore della flotta piemontese, sono sottoposti, all'interno degli stabilimenti di Savigliano (Cn), ad una serie di interventi e verifiche atte a capire cosa sia accaduto. Ad oggi, una spiegazione certa e ufficiale non esiste; i tecnici stanno indagando sia sulla struttura dei carrelli sia su quella dei binari della rete piemontese che è ricca di curve piuttosto strette (curve che però si trovano anche in molte altre linee lungo tutta la penisola). I tecnici devono capire rapidamente se il problema è da ricercarsi nella progettazione del carrello, che deriva da quello dei Coradia-Lint costruiti in Germania, oppure è solo una questione di messa a punto del sistema in funzione delle caratteristiche geometriche della rete italiana.
 

CONSEGUENZE - DISAGI SULLE LINEE FERROVIARIE PIEMONTESI: il ritiro dei Minuetto sta creando parecchi disagi al trasporto regionale piemontese, proprio pochi giorni dopo l'aumento delle tariffe. Il servizio è automobilistico sulle linee Asti-Mortara, Ceva-Ormea, Tortona-Novi Ligure, Asti-Alessandria-Castagnole (parziale) e Fossano-Cuneo (parziale). Sulla linea Aosta-Pre Saint Didier i Minuetti sono stati sostituiti dalle Aln 663.

Le linee sostituite da autobus sono quelle dove il disagio è minore e sono state scelte dalla Regione Piemonte di concerto con TRENITALIA.

TRENITALIA, prima di utilizzare gli autobus, ha provato a sostituire i Minuetto con motrici più anziane, ovvero le Aln 668, ma i guasti e i ritardi sono stati tali da far accantonare la soluzione.

L'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, attende la diagnosi precisa sulle ragioni di questo enorme inconveniente e ricorda che i convogli sono costati alla Regione Piemonte 54 mln\€. TRENITALIA e Alstom insistono nel dire che il problema riguarda solo la fornitura piemontese e siciliana, ma si attendono dati più certi.

La Regione Piemonte provvederà a diminuire il contributo erogato a TRENITALIA per i servizi sostituiti con autobus; il corrispettivo medio a km per i servizi ferroviari è di 8 €\km, mentre per il servizio su gomma è di 1,2 €\km. Verranno anche calcolare penali sui ritardi e sulle corse soppresse. Si studieranno anche eventuali risarcimenti, anche con bonus, per i pendolari interessati.

Alstom precisa che per il 20 dicembre tutti i convogli piemontesi saranno in servizio, ma TRENITALIA fa slittare la data al 15 gennaio.

La Giunta regionale sta valutando se posticipare la seconda tranche degli aumenti tariffari previsti, ma ha confermato proprio nei giorni scorsi l'impegno di 30 mln\€ per l'acquisto di altri 9 treni identici ai 10 Minuetto elettrici già in servizio a Gruppo Torinese Trasporti.

 

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